Monitoraggio Assoturismo-CST sulla saturazione dell’offerta ricettiva disponibile online. Toscana la regione più prenotata
Bene città d’arte e località montane; meno bene tutto il resto. Per il turismo, il quadro della Pasqua 2018 è decisamente in chiaro-scuro. Il boom delle città d’arte – dove è stato già prenotato l’84% delle camere disponibili – non basta infatti a compensare il rallentamento dei flussi nelle altre destinazioni turistiche. Una frenata che si ripercuote negativamente sul bilancio complessivo: in base al monitoraggio di Assoturismo CST, la saturazione dell’offerta ricettiva nazionale disponibile online per il week end pasquale (30 marzo – 2 aprile 2018) dovrebbe infatti attestarsi a circa il 74%, un punto in meno rispetto alla rilevazione del 2017.
Complessivamente, i dati emersi dal monitoraggio confermano i risultati dell’indagine condotta da -Confesercenti e Centro Studi Turistici presso un campione di 3.433 imprese ricettive distribuite nelle diverse regioni italiane, secondo cui le presenze complessive dovrebbero attestarsi sui 4,8 milioni, con un calo del -1,2% rispetto alla Pasqua del 2017, con una sostanziale stabilità delle presenze dei turisti stranieri, mentre il flusso degli italiani è stimato al -2,2%.
A pesare, nel confronto con lo scorso anno, è l’arrivo anticipato della festa: nel 2017 Pasqua e pasquetta erano cadute il 16 ed il 17 aprile, una data eccezionalmente vicina al ponte del 25 aprile, che ha permesso a molti italiani di concatenare, con pochi giorni di ferie, i due periodi di vacanza. Ma a incidere è stata anche l’incertezza meteo, a volte ingiustificatamente amplificata dai media. Un effetto evidente dall’andamento delle prenotazioni, che ha premiato soprattutto le località ritenute ‘godibili’ anche con il freddo, come città d’arte e località montane, i cui tassi di saturazione raggiungono rispettivamente l’84% e l’80%. Valori decisamente più bassi invece, per località collinari (72%), termali (65%) e marine (71%). Tra le regioni, invece, si registrano buone performance della solita Toscana – prenotata già all’84% – seguita da Veneto e Liguria – trainata dall’appeal crescente di Genova – entrambe all’83%. Valori bassi, invece, per regioni caratterizzate fortemente dal turismo balneare come Sicilia (63%) e Calabria (62%).
Roma, 31 marzo 2018
TIPOLOGIA DI OFFERTA | 30 marzo |
Città d’arte | 84% |
Località marine | 71% |
Località Termali | 65% |
Località Montane | 80% |
Località Collinari | 72% |
Rilevazione 30 marzo | |
REGIONI | % occ. |
PIEMONTE | 73 |
VALLE D’AOSTA | 82 |
LOMBARDIA | 79 |
LIGURIA | 83 |
TRENTINO ALTO ADIGE | 77 |
VENETO | 83 |
FRIULI VENEZIA GIULIA | 77 |
EMILIA ROMAGNA | 72 |
TOSCANA | 84 |
UMBRIA | 78 |
MARCHE | 66 |
LAZIO | 82 |
ABRUZZO | 66 |
MOLISE | 66 |
CAMPANIA | 80 |
PUGLIA | 72 |
BASILICATA | 78 |
CALABRIA | 62 |
SICILIA | 63 |
SARDEGNA | 75 |
Italia | 74% |
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