La presidente del Sindacato Italiano Librai: “Bonus utile ai giovani e al settore, ha generato 200milioni di spesa in libri. Si può ridiscutere, ma non eliminare il sostegno”
“Confidiamo che, prima di prendere decisioni definitive, il Ministro voglia ascoltare le librerie indipendenti e gli altri operatori della cultura e del libro in particolare. Il Bonus Cultura 18 app non solo ha avvicinato tanti giovani alla lettura, ma è stato una boccata d’ossigeno per un settore ancora in sofferenza: dalla sua introduzione ha generato 200 milioni di euro di spesa in libri, la metà di cui presso librerie fisiche. La sua eliminazione tout-court sarebbe un danno”.
Così Cristina Giussani, presidente del Sindacato Italiano Librai Confesercenti, commenta le dichiarazioni del neoministro ai Beni e alle Attività Culturali Alberto Bonisoli su un possibile stop al Bonus Cultura.
“Sicuramente si può discutere una diversa formulazione del bonus, magari rivedendo modalità e destinazione delle risorse – continua Giussani – ma è importante, soprattutto in questa fase, non eliminare il sostegno al mondo del libro, ricordando che la cultura è un investimento per tutto il Paese, non solo per librai e editori. Il Ministro ha specificato di essere per un approccio che tiene in considerazione quello che pensano gli operatori della cultura, puntando a prendere scelte condivise. Noi abbiamo già chiesto un incontro, che vorremmo vedere allargato a tutti gli attori della filiera del libro, perché riteniamo che la politica economica riferita alla cultura vada discussa con chi opera nel settore da sempre”.