L’accordo di rinnovo prevede importanti misure contenitive in materia di costo del lavoro sulla maturazione dei permessi, e sugli scatti di anzianità
Raggiunto nei giorni scorsi l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro del settore Turismo. A siglarlo, Confesercenti ed i sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTucs. Il nuovo contratto, l’unico unitario a livello nazionale, può essere applicato da tutte le tipologie di attività del comparto: agenzie di viaggio, ricettività alberghiera, campeggi, pubblici esercizi, e ristorazione.
La firma è giunta dopo un’attesa di oltre 5 anni – la scadenza del precedente risale al 30 aprile 2013 – a seguito di un negoziato lungo e complesso. “Gli aumenti retributivi previsti – ricordano congiuntamente, FIEPET-Confesercenti Modena e Assoturismo-Confesercenti Modena – prevedono: per i pubblici esercizi e la ristorazione un incremento, dall’1 gennaio 2018 di 100 euro suddiviso in 4 tranches; per il IV livello delle agenzie di viaggio l’aumento è di 88 euro su base mensile, ed è di 88 euro su base mensile anche per il IV livello del settore ricettivo-alberghiero ed i campeggi.”
“L’accordo di rinnovo prevede importanti misure contenitive in materia di costo del lavoro sulla maturazione dei permessi, e sugli scatti di anzianità. A fronte però della situazione di incertezza che ancora grava sul settore – precisano le Associazioni – con questo accordo, si è cercato anche di realizzare strumenti utili ed idonei ad affrontare la difficile congiuntura in atto. Nel comparto del turismo infatti, il turn over resta elevato, la mortalità delle imprese supera la natalità come del resto il tasso di sopravvivenza – mediamente tre anni – delle imprese stesse, con conseguenze facilmente immaginabili dal punto di vista occupazionale. Ragioni per le quali si è puntato ad inserire anche una serie di misure di carattere transitorio, volte a favorire la tenuta dell’occupazione e lo sviluppo della stessa.”