Italia vari bilancio prudente. Bene Tria
“Saremo costruttivi nelle discussioni sul bilancio, nonostante il tono in alcuni casi scortese verso di noi. Ma una correzione strutturale corposa per i conti 2019 sarà necessaria”. È quanto afferma il commissario Ue agli Affari monetari Pierre Moscovici, in un’intervista su Il Sole 24 Ore in cui esprime anche il giudizio positivo sul ministro italiano dell’Economia Giovanni Tria: “Un interlocutore serio e ragionevole”.
“L’Italia non può lamentarsi della Commissione europea, che è sempre stata al suo fianco per sostenere la crescita. Il paese è di gran lunga quello che più ha beneficiato di flessibilità di bilancio, secondo le nostre regole. Nel corso degli anni abbiamo tenuto conto di circostanze eccezionali: la sicurezza, i terribili terremoti, l’emergenza migratoria”, continua Moscovici.
“All’Italia nel 2018 è chiesta una riduzione del deficit strutturale dello 0,3% rispetto allo 0,6% del Pil previsto dalle regole. Uno sforzo dimezzato a causa della fragilità della ripresa. spiega il commissario. Secondo le nostre stime di maggio è possibile che questo sforzo non venga raggiunto. Incoraggio il governo a fare in modo che l’esecuzione del bilancio sia prudente e rispettosa degli impegni dell’Italia in modo da minimizzare i rischi di deriva dei conti quest’anno”.
“Per il 2019 – prosegue Moscovici – lo sforzo richiesto è dello 0,6% del Pil. Si tratta di un ritorno alla normalità, sulla scia di una ripresa più solida e delle necessità di ridurre l’indebitamento, che è al 132% del Pil. Ci aspettiamo uno sforzo strutturale corposo. Nel rapporto deficit/Pil il 3% non è un target, ma un tetto. L’obiettivo è risanare il debito. Un disavanzo superiore al 3% del Pil provocherebbe difficoltà che non voglio neppure immaginare”, commenta il commissario.