L’appello degli editori. La riforma prevede il contributo da parte dei giganti del web
Una ventina di editori di agenzie di stampa europee hanno scritto un appello pubblicato oggi che la riforma del diritto d’autore, che prevede l’introduzione dei “diritti connessi”, è una questione di “sopravvivenza della stampa”. Tale riforma, che verrà sottoposta al voto dei parlamentari europei il 12 settembre, introduce dei “diritti connessi”, i quali costringerebbero i giganti di internet a contribuire al finanziamento della stampa.
“Non si tratta né più né meno d’introdurre il principio della giusta remunerazione dei media. I deputati europei hanno il dovere di portare la riforma del diritto d’autore al successo. Ne va della sopravvivenza della stampa, del mantenimento della sua indipendenza e della difesa dei valori democratici”, assicurano i firmatari dell’appello. “La campagna di Google e Facebook contro questo progetto verte su un’enorme ‘fake news’: cioè che la gratuità di internet per il consumatore sarebbe minacciata dal progetto di direttiva sul diritto d’autore. Non è mai stata in questione. Si tratta soltanto di fare in modo che i giganti di internet condividano domani una modesta frazione dei loro profitto con i produttori di questi contenuti”, hanno precisato gli editori.
“La questione – hanno proseguito – è in fondo semplicissima: perché le piattaforme acquisiscono la quasi totalità delle entrate pubblicitarie legate alla consultazione di articoli dei quali non hanno finanziato la produzione?”
Tra i firmatari l’agenzia di stampa francese France Presse, la tedesca DPA, l’agenzia Belga, la TT. “La responsabilizzazione delle grandi piattaforme online è indispensabile. (…) Non ha senso opporre il mondo del digitale, che è quello dei cittadini, della gratuità e della libertà, con quello degli artisti”, ha dichiarato da parte sua la ministra della Cultura francese Françoise Nyssen, durante la 75ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia. “E’ proprio l’inverso: la libertà dell’utente di internet è nella garanzia di avere accesso a un contenuto intellettuale il più diversificato e dinamico possibile, grazie al sostegno alla creazione con la sua giusta retribuzione”.
Le federazioni internazionale ed europea dei giornalisti, in un comunicato, hanno esortato i deputati europei ad adottare la riforma: “Senza protezione del diritto d’autore, non c’è giornalismo professionale”. La scorsa settimana più di 100 inviati e direttori in 27 paesi dell’Unione europea hanno sottoscritto un appello del capo dell’ufficio di Baghdad dell’AFP nel quale si chiede agli eurodeputati di fare la riforma introducendo i diritti connessi.