Il provvedimento coinvolge coloro che, nel modello originario, hanno commesso errori a proprio sfavore o non hanno correttamente indicato i dati del sostituto d’imposta
Tempo fino al 25 ottobre per presentare il 730 integrativo. Possono beneficiare di questa possibilità coloro che hanno riscontrato, nel modello già inviato, errori la cui correzione determina un maggior credito rimborso o un minor debito.
I contribuenti interessati dovranno presentare la dichiarazione integrativa ad un Centro di assistenza fiscale o a un professionista abilitato, anche se il modello originario era stato presentato avvalendosi dell’assistenza fiscale del sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) o era stato trasmesso direttamente tramite il sito internet dell’Agenzia delle Entrate.
FiscoOggi, il giornale on line delle Entrate precisa, i casi in cui è possibile presentare un 730 integrativo.
- Maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata: va presentato un nuovo modello 730. Nella casella “730 integrativo” deve essere indicato il codice 1. Bisogna esibire la documentazione necessaria al Caf o al professionista abilitato per consentirgli di eseguire il controllo della conformità dell’integrazione effettuata;
- Dati del sostituto d’imposta: qualora nel modello originario non siano stati indicati tutti i dati utili all’identificazione del sostituto d’imposta tenuto a effettuare il conguaglio (oppure sono stati indicati in modo sbagliato), è possibile presentare un nuovo modello 730, dove andrà indicato il codice 2 nella casella “730 integrativo”. Nel nuovo modello vanno riportate le stesse informazioni già indicate nel precedente ad eccezione di quelle del riquadro “Dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio”;
- Dati del sostituto d’imposta e altri dati da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito oppure un’imposta invariata: in caso di errori relativi ai dati per l’identificazione del sostituto o se si sono omessi elementi da cui deriva un maggior importo a credito, un minor debito oppure un’imposta pari a quella determinata con il 730 originario, nella casella 730 integrativo va indicato il codice 3.
Il Caf o il professionista abilitato dovrà poi, entro il 12 novembre:
- verificare la conformità dei dati esposti nella dichiarazione integrativa;
- fare il calcolo delle imposte;
- consegnare al contribuente copia della dichiarazione integrativa e il prospetto di liquidazione Modello 730-3 integrativo;
- trasmettere telematicamente al Fisco le dichiarazioni integrative.