La lettera del Presidente nazionale di Anama Paolo Bellini: “Homepal svolge attività di intermediazione senza requisiti, procedere alle opportune verifiche. Spot in tv lesivo dell’immagine di mediatori immobiliari tradizionali“
Homepal, il social network che si propone di facilitare la vendita di case ‘tra privati senza agenzia’ in realtà svolge attività di intermediazione immobiliare, pur non avendo i requisiti richiesti dalla legge. Per questo, occorre procedere con una verifica di eventuali violazioni commesse.
A chiederlo sono le agenzie immobiliari di Anama, in una lettera a firma del Presidente nazionale Paolo Bellini indirizzata alla Camera di Commercio di Milano, al cui registro è iscritta Homepal.
Dalle descrizioni presenti sul sito Homepal.it, scrive l’associazione, “appare chiaro come, in virtù della sua attività, Homepal si interponga tra proprietario e aspirante acquirente/conduttore ai fini della conclusione dell’affare, peraltro con un impegno all’accettazione dell’interposizione del cliente rafforzato e presidiato da una clausola penale; e faccia dipendere il suo compenso dalla effettiva conclusione dello stesso, nel senso che il rimborso del corrispettivo versato per il servizio viene previsto solo nel caso di mancata conclusione dell’affare”.
“Questi rilievi – continua Anama – appaiono di per sé sufficienti ad evidenziare come, pur priva dei requisiti richiesti dalla legge n. 39/1989 e s.m.i., la società in questione svolga di fatto attività di mediazione, secondo la causa tipizzata dall’art. 1755 c.c. che, appunto, fa dipendere il diritto al corrispettivo dall’interposizione del mediatore e dalla effettiva conclusione dell’affare”. E la stessa Homepal qualifica espressamente la propria attività come “un’agenzia senza i costi d’agenzia” nella campagna pubblicitaria attualmente in corso. Che, sottolinea Bellini, “è in generale obiettivamente lesiva dell’immagine di tutta la categoria dei mediatori immobiliari tradizionali”.
Per questo Anama-Confesercenti chiede che la Camera di Commercio di Milano “nell’ambito delle sue attribuzioni in tema di vigilanza delle attività regolamentate, si attivi per la verifica della legittimità dell’attività posta in essere dalla Homepal A Better Place S.r.l. in assenza dei requisiti previsti dalla legge. Una necessita urgente anche per garantire ai consumatori, ove accertata la natura sostanzialmente mediatoria dell’attività prestata dalla società in questione, le tutele previste”.
L’auspicio, conclude Anama, è che la CCIAA di Milano “adotti con sollecitudine le necessarie iniziative per accertare le violazioni che si rinvengono ictu oculi nell’attività di Homepal, a garanzia del corretto svolgimento dell’attività di mediazione”.