Il vicepresidente della Commissione Ue Dombrovskis: “Non vediamo alternative”
La Commissione Ue ha deciso di respingere il Documento programmatico di bilancio italiano e di chiederne uno nuovo, che dovrà essere inviato entro tre settimane a Bruxelles. E’ la prima volta l’esecutivo comunitario opta per una bocciatura diretta, possibilità prevista dal 2012 dal Patto di stabilità e crescita.
“E’ con molto dispiacere che sono qui oggi, per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo Documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri non erano convincenti”. Queste le parole del vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine della riunione dei commissari. Mentre il Commissario Moscovici ha detto: “Mi rallegro per l’impegno mostrato, non chiudiamo porte ma lasciamo aperto il dialogo. Il posto dell’Italia è l’Europa e la zona euro”.
Il governo italiano ha ora tempo fino al 13 novembre per presentare un nuovo documento programmatico. Poi si aprirà un nuovo periodo di attesa fino al prossimo 21 novembre, quando la Commissione dovrà riunirsi nuovamente sul tema, anche alla luce delle stime economiche aggiornate che verranno diffuse l’8 novembre, per poi esprimere un nuovo giudizio entro la fine del mese: si saprà allora se la situazione rientrerà o se sarà procedura di infrazione per debito eccessivo contro l’Italia. E anche questa sarebbe una prima volta.
Se poi le eventuali misure correttive non dovessero essere adottate nel giro di sei mesi, la procedura di infrazione prevedrebbe la richiesta, da parte della Commissione al Consiglio, di applicare delle sanzioni. Anche in questo caso peserebbe il fatto che tale provvedimento non sia mai stato applicato contro nessuno, nemmeno contro Francia e Germania che, violato a loro volta il tetto del debito/pil del 3%, avevano ottenuto una sospensione delle sanzioni comminabili.