“Siamo stati costretti ancora una volta a ribadire la nostra posizione critica, già manifestata nel 2017, registrando le stesse perplessità ed esprimendo dunque un voto contrario al budget consuntivo 2018 e a quello preventivo 2019 di Enasarco”.
Così Nino Marcianò, Presidente Nazionale della Fiarc, l’associazione degli agenti e rappresentanti di commercio Confesercenti, commenta così la votazione di oggi.
“Quello che avremmo voluto leggere nelle carte alla nostra attenzione oggi era una decisa discontinuità strategica e non solo operativa nel disegnare il futuro di breve periodo dell’Ente. Una discontinuità che avremmo voluto iniziare a vedere proprio a partire dal consuntivo 2018 e dal preventivo 2019, documenti che, non rispondendo a questo requisito, ci trovano contrari nella loro impostazione e preoccupati per le conseguenze che una sorta di ‘principio di trascinamento’ da loro sancito può determinare”.
“Ci è stato presentato un budget consuntivo 2018 e un budget preventivo 2019 – spiega Marcianò – senza alcun valore aggiunto rispetto agli anni passati, che non dà risposte sulla necessità di avere una governance di Enasarco maggiormente condivisa e partecipata né di una nuova riorganizzazione della struttura, mirata a renderla più efficiente; così come non vediamo traccia di sforzi tesi a rendere il ruolo dell’assemblea dei delegati più attivo e di controllo”.
“Questi – conclude il Presidente nazionale di Fiarc – erano gli obiettivi minimi che avremmo voluto riscontrare oggi. Il nostro voto contrario vuole essere dunque anche uno stimolo nella speranza, anzi nella certezza, che da domani si possano trovare nuove basi convergenti e innovative per recuperare il tempo perduto ed avviare un nuovo corso, capace di avviare un cambiamento epocale della Fondazione a tutela del futuro di tutti i nostri colleghi”.