Federazione Confesercenti Amusement: procediamo uniti per superare le difficoltà e convincere le Regioni

Bilanci e strategie della Giunta Nazionale a tre mesi dalla costituzione

“Procedere coesi porta frutto. Possiamo certamente considerare una vittoria della neonata Federazione Confesercenti Amusement l’esclusione del gioco senza vincita in denaro dal testo unificato siglato dalla Regione Veneto per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico. E uniti dobbiamo muoverci per far comprendere alla politica regionale, si veda l’Emilia Romagna, che cosa siamo e che cosa sono i nostri giochi. Quello del Veneto è un risultato importante, che speriamo inneschi un effetto domino virtuoso anche nelle altre Regioni, in primis Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia. È un goal che si è potuto ottenere solo grazie agli sforzi congiunti dei membri di questa nuova realtà, perché solo procedendo uniti possiamo fare sentire la nostra voce’’.

Così dichiara Alessandro Lama, Presidente della Federazione Confesercenti Amusement, in occasione della riunione della Giunta Nazionale.

“A tre mesi dalla nascita di questa realtà – continua Lama – possiamo essere soddisfatti per i canali di comunicazione che abbiamo aperto con le Regioni e per i primi risultati incassati, ma soprattutto per l’aver tutti compreso che solo se uniamo le forze possiamo essere efficaci nel promuovere le nostre istanze. Certo c’è molto da fare. Lasciano attoniti le ultime dichiarazioni dell’Assessore della Regione Emilia Romagna Sergio Venturi, che risponde a un’interpellanza dei consiglieri di opposizione Facci e Tagliaferri, confermando il divieto per le ticket redemption. Come si può legiferare nel merito di una questione che determina il lavoro di molte migliaia di famiglie tirando in ballo la ludopatia senza alcuna prova scientifica? E con una superficialità sconvolgente, che subito si sarebbe potuta applicare senza levate di scudi ad altre realtà produttive,  afferma che, se pure il provvedimento non avesse senso ai fini della ludopatia, “se non altro si risparmieranno dei soldi da parte delle famiglie”.

“Non subiremo in silenzio una simile mancanza di rispetto. Uniti, porteremo avanti le nostre richieste, pronti a presentarle al Consiglio di Stato e a tutti gli organi competenti: dobbiamo fare capire a ogni livello che il nostro settore si occupa solo e soltanto del divertimento delle famiglie, che le ticket redemption non hanno nulla a che vedere con il gioco con vincita in denaro – innanzitutto semplicemente perché non ci sarebbe convenienza economica per il gestore -, che il proibizionismo nei confronti di questi apparecchi finirebbe per costituire un incentivo verso gioco online e scommesse, che siamo vittime di pregiudizi e tanta ignoranza”.

Oltre a un primo bilancio di lavoro, la riunione di Giunta è stata occasione per fare il punto sugli obiettivi della Federazione per il futuro prossimo.

Tra questi, il reclutamento di nuovi soci trasversali al settore e rappresentativi di tutti  le realtà professionali che lo compongono; un rafforzamento dei rapporti con Mise e Monopoli, soggetti con i quali in questi mesi è stato avviato un dialogo che pone le basi per collaborazioni proficue; l’ottenimento della conferma, da parte dei Vigili del Fuoco, della possibilità per i gestori di giochi a gettone o moneta nell’ambito dello spettacolo viaggiante di gestire digitalmente il registro delle manutenzioni, come in tutti gli altri settori industriali; un censimento delle realtà che operano nel settore così da avere reale contezza dei numeri regione per regione.

“Il comparto ha vissuto e sta vivendo mesi complessi, ma sentiamo che questa strada di coesione e unità può essere determinante per uscire dal guado – spiega Alessandro Lama –. Grande aspettativa c’è anche per i risultati della ricerca indipendente condotta dall’Università di Roma Tre sui giochi senza vincita in denaro e la loro connessione con ludopatia e dipendenze. Qualsiasi evidenza emergerà da questo studio per noi sarà preziosa per fare chiarezza. Non è mai stato fatto nulla di simile ed è fondamentale proseguire il confronto con le Istituzioni con dati scientifici sul tavolo. È insopportabile che chiunque si senta legittimato a sentenziare sulla base di opinioni personali”.

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