“È scandaloso che ancora oggi si debba parlare di una questione meridionale in Italia”. Così il presidente di Confesercenti Sicilia Vittorio Messina ha iniziato a commentare i dati contenuti nel Rapporto 2019 dello Svimez sull’economia e la società del mezzogiorno.
“Sono dati che ci consegnano un paese sempre più diviso, frutto del fallimento degli interventi del Governo centrale per porre rimedio ad una situazione che non solo condanna le popolazioni del Sud al sottosviluppo ma impedisce una crescita significativa per l’intera nazione. Ma le responsabilità dell’esecutivo nazionale – ha aggiunto Vittorio Messina – non servono ad assolvere i comportamenti delle classi dirigenti meridionali che non sono riuscite ad utilizzare bene le risorse loro assegnate anche se insufficienti. Tutto questo mentre i giovani laureati del Sud continuano ad emigrare, mentre la popolazione locale invecchia sempre più, mentre le distanze con il periodo della pre-crisi segnano percentuali in meno a due cifre come nel caso della Sicilia (-13,9%) e mentre al centro nord il gap è già quasi annullato”.
“Un quadro – conclude il presidente di Confesercenti Sicilia che necessita di una terapia d’urto che non si concilia certo con la manovra predisposta dal Governo che a parte la sterilizzazione dell’aumento dell’IVA non riesce a trovare risorse da destinare alla crescita ne misure adeguate per eliminare gli sprechi ne segnali per ridare fiducia alle famiglie e alle imprese”.