Assoturismo Roma su coronavirus: a rischio consumi e turismo nella Capitale

“La situazione si fa preoccupante, stiamo cercando di capire proprio in queste ore l’esatto numero di cancellazioni alberghiere”

In merito alla diffusione del coronavirus, Assoturismo Roma Confesercenti segnala una situazione preoccupante oltre che per la salute anche per il danno che potrebbe derivare all’economia del turismo in Italia e nella Capitale.

Roma e Milano sono le due città con un quartiere cinese, quindi le più a rischio. C’è un po’ di  preoccupazione tra le due popolazioni sia italiana che cinese, quest’ultima stanziata a Roma da generazioni. I consumi nei ristoranti cinesi stanno calando progressivamente in queste ore con l’aumento dell’informazione e del risalto mediatico verso il Coronavirus. Si sentono le prime e timide ripercussioni sul turismo. La cancellazione di molti voli dalla Cina verso il nostro paese potrebbero far crollare la filiera e l’indotto di questo segmento di turismo. Alberghi, ristoranti e negozi potrebbero perdere una discreta fetta di introito. Solo per dare un dato, nel mese di novembre 2019 a Roma sono arrivati circa 26.000 cinesi che hanno sviluppato quasi 40.000 presenze.

Così Daniele Brocchi, coordinatore del turismo di Roma e del Lazio per Assoturismo: “La situazione si fa preoccupante, stiamo cercando di capire proprio in queste ore l’esatto numero di cancellazioni alberghiere legate alla cancellazione dei voli. Sicuro, però, è un immediato calo dei consumi verso la ristorazione cinese per paura di contagio legata non tanto ai cibi ma alla circolazione di persone”.

Assoturismo Roma nota un calo del  20% di consumi nei ristoranti cinesi ma anche etnici, mentre per gli hotel ancora il dato non è disponibile anche se un rapido sondaggio telefonico fa emergere un 5/8% di cancellazioni.

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