“Guide turistiche, ambientali e accompagnatori vivono il momento più difficile della loro storia. Non solo siamo a ‘reddito zero’ da quasi due mesi, ma abbiamo anche difficoltà ad incassare il pagamento delle fatture emesse tra la fine dello scorso anno e l’inizio di questo. Per molti colleghi monoreddito vuol dire essere già privi della liquidità per sopravvivere”.
Così Valentina Grandi, Presidente nazionale di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici Confesercenti.
“Da anni, ormai, la categoria verte in una situazione precaria. Non solo la legge di riordino della professione non è mai arrivata, ma sono mancati anche i controlli da parte degli organi preposti per contenere l’abusivismo dilagante nel settore. Abbiamo sempre tirato avanti, ma adesso è tutto più difficile: ad oggi, infatti, le prospettive di lavoro sono totalmente azzerate e lo saranno ancora per molti mesi, visto che il settore turistico – verosimilmente – non si riprenderà prima del 2021. Chi tra noi ha una partita IVA sta seriamente pensando di chiudere”.
È necessario intervenire subito, non possiamo aspettare altri mesi”, continua Grandi. “Abbiamo messo nero su bianco una serie di richieste, indirizzate al Governo, per misure di sostegno mirate: innanzitutto il riconoscimento di un’indennità, almeno di mille euro, per i liberi professionisti del turismo titolari di partita IVA. Per i colleghi che lavorano in ritenuta d’acconto, invece, chiediamo venga destinato il reddito d’emergenza”.
“Per mantenere quel poco di liquidità rimasta, è necessario anche agire sul piano fiscale”, conclude Grandi. “Serve la defiscalizzazione integrale per tutto il 2020, la disapplicazione degli ISA e la non applicazione delle sanzioni per tardivo versamento delle imposte. Guide e accompagnatori vanno esentati anche dai pagamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali per tutto il 2020, senza però perdere l’anno ai fini pensionistici. Poi dobbiamo lavorare al rilancio del turismo internazionale che per noi passa necessariamente da una legge quadro delle professioni turistiche a tutela dell’occupazione nel nostro comparto. Per il rilancio del turismo italiano proponiamo di riconoscere come “onere detraibile” il 19% del valore del servizio guida, senza limite di spesa”.