Make up artist: Ciasca, la pandemia ha messo in ginocchio il settore e non vediamo segnali di ripartenza

Convocata per il 5 giugno la Presidenza di Immagine e Benessere

“Un’epoca che sarà ricordata nella storia per questo virus che ha mietuto vittime, anche economiche tra cui il nostro settore. Un’emergenza che oltre ad aver messo a rischio la salute di tutti, ha creato danni, a volte irreparabili, sulle categorie professionali”.

Roberto Ciasca, in arte Robin, responsabile Make up Artist di Confesercenti Immagine e benessere, spiega: “colpiti in maniera diversa, i make up artist stanno vivendo la tragedia della mancanza di lavoro e una difficilissima ripartenza. Io per esempio sono senza incarichi attualmente: sono un make-up artist freelance e lavoro attivamente nello spettacolo e nei centri estetici come consulente di makeup e tatuaggi semipermanenti; come me molti”.

“La situazione nello spettacolo è emergenziale – prosegue Ciasca – siamo stati tra i primi ad essere stati messi in quarantena e tuttora le produzioni televisive stentano a ripartire o vengono bloccate perché, alcune risultano non in grado di garantire condizioni lavorative in sicurezza. Personalmente mi chiedo: se è possibile lavorare nelle fabbriche con adeguati dispositivi di sicurezza e se si possono fare interviste negli studi televisivi, con le dovute distanze, quali possano essere le problematiche per far ripartire le produzioni. A questo va aggiunto che non possiamo nemmeno rendere servizi di consulenza o affitto di poltrona nei centri estetici o simili, in quanto vietato. Quali opzioni ci rimangono?”

“Dopo una vita a svolgere questo lavoro – conclude –  molti di noi, me incluso, si trovano privati della possibilità di espletarlo e quindi di sopravvivere: stiamo rischiando di perdere tutto”.

Condividi