Nel mese di maggio continua, a ritmo meno sostenuto rispetto ad aprile – mese pieno di lockdown – la diminuzione dell’occupazione che su base mensile segna un -0,4% pari a -84mila unità, coinvolgendo soprattutto le donne (-0,7% contro -0,1% degli uomini, pari rispettivamente a -65mila e -19mila) i dipendenti (-0,5% pari a -90mila) e gli under 50 mentre aumentano leggermente gli occupati indipendenti e gli ultracinquantenni. Secondo quanto rileva l’Istat nei dati provvisori su occupati e disoccupati, il calo congiunturale dell’occupazione determina “una flessione rilevante” rispetto al mese di maggio 2019, registrando un -2,6% pari a -613mila unità, che coinvolge sia le donne (-270mila) che gli uomini (-343mila).
Aumenta, invece, a maggio, dopo due mesi di decisa diminuzione, il numero di ore lavorate pro capite: il numero, calcolato sul complesso degli occupati, è pari a 29,6, valore di 5,6 ore inferiore a quello registrato a maggio 2019. L’Istat sottolinea che il calo, tuttavia, è decisamente più contenuto di quello registrato a marzo e aprile 2020, quando il numero di ore pro capite risultava pari rispettivamente a 25,5 e 22 ore (-10,5 e -11,6 ore rispetto allo stesso mese del 2019).
Da febbraio 2020, tra emergenza Covid e lockdown, il livello di occupazione è diminuito di oltre mezzo milione di unità e le persone in cerca di lavoro di quasi 400 mila, a fronte di un aumento degli inattivi di quasi 900 mila unità” aggiunge l’Istituto di Statistica precisando che, comunque, gli ultimi dati mensili descrivono un’evoluzione diversa rispetto a quella dei mesi precedenti: rispetto a marzo e aprile la diminuzione dell’occupazione è più contenuta, e si osserva un recupero consistente di ore lavorate.