La Presidente Altamura: “La riduzione dell’imposta di pubblicità 2020, porterebbe un risparmio del 20% rispetto al 2019”
La riduzione dell’imposta di pubblicità per l’anno in corso per la grave crisi economica a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, è il tema dell’incontro promosso da Confesercenti Terra di Bari e AICAP Confesercenti, durante il quale ‘è emersa la piena disponibilità del Comune di Bari a sostenere la nostra proposta per agevolare i commercianti che sono in grande difficoltà’, commenta Raffaella Altamura, presidente Confesercenti Terra di Bari, la quale aggiunge che il direttore generale della Città Metropolitana, Davide Pellegrino, in rappresentanza del sindaco Antonio De Caro, ha sottolineato che il Comune ‘ha già avviato una verifica sulla fattibilità di procedere alla riduzione dell’imposta nonostante i mancati introiti erariali e patrimoniali registrati negli ultimi mesi, e che sottoporrà al vaglio della giunta comunale la proposta con buone probabilità di accoglimento’.
In sostanza, i titolari di impianti ed insegne pubblicitarie rappresentati da Confesercenti chiedono che – in sede di approvazione del bilancio di previsione prevista il prossimo 31 luglio – si elimini la maggiorazione della ICP (imposta comunale pubblicità) relativa al 2020, in modo da consentire un risparmio pari al 20percento rispetto al 2019. ‘Considerato che la tariffa dell’imposta di pubblicità è stabilita dallo Stato, perciò non derogabile se non nella misura citata, la riduzione richiesta sarebbe il massimo risultato ottenibile nell’àmbito della potestà tariffaria del Comune’, aggiungono Giuseppe Strippoli e Mauro Mandara, rispettivamente vice presidente nazionale e delegato ai rapporti nazionali AICAP Confesercenti, intervenuti all’incontro.
‘Nel caso la nostra proposta fosse accolta sarebbe un esempio replicabile dagli altri Comuni pugliesi e nazionali, considerato che il sindaco De Caro è il presidente di Anci, l’associazione nazionale dei Comuni d’Italia, il quale farebbe da portavoce di misure a sostegno di una categoria imprenditoriale sinora trascurata’, conclude Raffaella Altamura.