Il Presidente Esposito: “Ad ogni DPCM l’esercito dei nuovi poveri si arricchisce di soldati. L’antidoto è sempre lo stesso dare immediate risposte alle imprese ed alle famiglie attraverso risorse ed una politica vera del sostegno”
Questa amara considerazione, inconfutabile verità, è la fotografia di una strategia mancata che difficilmente salverà il Natale e che ancora più difficilmente salverà le migliaia di piccole e medie imprese nazionali e salernitane.
È questo l’ennesimo grido di allarme della Confesercenti Provinciale di Salerno è il numero uno dell’associazione, il presidente Raffaele Esposito, a gridarlo nuovamente.
Pagano sempre gli stessi, incalza il presidente Esposito, pubblici esercizi piccole imprese storiche e familiari, ambulanti, p. Iva mentre i soliti noti del settore alimentare, le grandi catene e le lobby dell’ e-commerce continuano ad arricchirsi.
Non ci stancheremo mai di dirlo anche se siamo “fascia gialla” ma nella realtà, nella economia reale siamo già fermi ed in forte recessione, tante imprese di tutti i settori sono già al limite perché la fiducia nel futuro è sempre più in calo.
Il Dl ristori che assume l’esclusivo sapore della piccola boccata di ossigeno speriamo non si smarrisca, come i precedenti, tra i meandri della burocrazia, un peso quello fiscale al quale molte piccole attività si imbatteranno presto, genererà, sperando sempre di essere piacevolmente smentiti, un disastro sociale di portata inimmaginabile soltanto pochi mesi fa.
L’antidoto è sempre lo stesso conclude il presidente Esposito, dare immediate risposte alle imprese ed alle famiglie attraverso risorse ed una politica vera del sostegno.
Lo Stato ha il diritto dovere di non abbandonare nessuno, di non lasciare nessuno indietro ma di accompagnare per “mano” le PMI, gli esercenti di tutti i settori che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese. Non ci stancheremo mai di gridarlo.
A Gennaio, le misure seppur scarse, del credito garantite interamente dallo Stato con il dl cura Italia, termineranno di essere disponibili e sarebbe opportuno ritornare a parlare seriamente di una linea di credito dedicata sostenibile e solidale a tasso zero per le piccole imprese totalmente (ri) garantiti dalla stato e per un periodo minimo di 10 anni. Questa misura, unitamente alle altre soprattutto un poderoso piano socio economico, sarebbe un vero e chiaro segnale di nuova fiducia per tutti coloro i quali oggi guardano al futuro con rassegnazione e disperazione e che ancora ed ostinatamente rifiutano di chiudere le proprie imprese ed i propri esercizi, a loro conclude il presidente Esposito, va sempre e quotidianamente il nostro pensiero ed il nostro lavoro per scongiurare l’innesco della bomba sociale.