Anva Confesercenti e fiva Confcommercio chiedono al Governo che vengano riscritte le limitazioni nelle zone rosse per quanto riguarda la categoria degli ambulanti, senza distinzione tra le varie merceologie, per permetterci di lavorare, seppur a determinate condizioni, per garantire la sicurezza
Zoccola, Fiva Confcommercio: “Questa chiusura arriva come una scure ad abbattersi su un intero comparto che garantisce non solo la sopravvivenza di molte famiglie ma che è un servizio alla comunità”
Manfredi, ANVA: “Le nostre attività stanno continuando a sostenere costi senza incassi e questa situazione non potrà essere portata avanti a lungo: si rischia il default e si rischia la scomparsa di un’intera categoria”.
Gli operatori del commercio su aree pubbliche, coordinati dalle due associazioni FIVA Confcommercio e ANVA provinciali, hanno deciso di manifestare pacificamente, in forma statica e nel pieno rispetto della normativa vigente, per esprimere lo stato di fortissima difficoltà in cui versano a seguito di quanto stabilito dal DPCM del 3 novembre che ha sospeso i mercati non alimentari nelle zone rosse.
Gli ambulanti si ritroveranno pertanto venerdì 20 novembre alle 11 in piazza della Libertà ad Alessandria, nell’area antistante Palazzo Ghilini, per portare l’attenzione dell’opinione pubblica la situazione di grave disagio della loro categoria e hanno invitato i Parlamentari locali, gli Assessori regionali al Commercio e all’Agricoltura ed i Sindaci dei comuni centri zona affinché si facciano portavoce delle loro istanze ed esigenze presso il Governo.
Ecco il manifesto con le proposte e le richieste elaborate dalle due associazioni a sostegno della
categoria.
Riscrivere le limitazioni per le zone rosse eliminando le distinzioni tra categorie merceologiche.
In considerazione del lavoro svolto nel primo lockdown dai Comuni più grossi della Provincia di Alessandria, in collaborazione con le Associazioni FIVA e ANVA, volto a rendere le aree mercatali compatibili con le linee guida in materia di normativa anti covid-19 e che ha visto modifiche come le aree destinate alla vendita di prodotti alimentari e non alimentari rese contingentabili, il trasferimento in altre location e la creazione di corsie e percorsi più ampi al fine di impedire assembramento, risulta inconcepibile la discriminazione di trattamento prevista nell’ultimo DPCM del 3 novembre, che prevede la sola possibilità per i mercati alimentari di operare, dove i Comuni non vietino anche quelli.
Le modifiche attivate a seguito del primo lockdown hanno generato un drammatico calo del fatturato per gli operatori che hanno dovuto accettare tali condizioni per poter esercitare la loro attività: tutti gli sforzi e i sacrifici vengono ora vanificati da un’incomprensibile scelta di chiusura dei mercati.
Per questo motivo FIVA Confcommercio ed ANVA chiedono al Governo che vengano riscritte le limitazioni nelle zone rosse per quanto riguarda la categoria degli ambulanti, senza distinzione tra le varie merceologie, per permetterci di lavorare, seppur a determinate condizioni, per garantire la sicurezza.
Esonero fino la 31 dicembre delle tasse comunali
Fiva Confcommercio ed ANVA chiedono che sia prorogato fino al 31 dicembre l’esonero del pagamento della tassa per l’occupazione temporanea di spazi ed aree pubbliche previsto per gli operatori ambulanti dal Decreto Agosto per il periodo 1° marzo-15 ottobre 2020. Inoltre, per velocizzare le pratiche di rimborso e rendere più agevole il lavoro degli uffici competenti si richiede che in alternativa al rimborso delle somme pagate per il periodo dell’anno 2020 possa essere considerata la possibilità di utilizzare la somma spettante come anticipo per il primo semestre 2021.
Inoltre chiedono l’esonero dal pagamento della tassa rifiuti fino al 31 dicembre.
Contributi regionali a sostegno di ambulanti e fieristi.
Al Governo regionale le due associazioni chiedono un contributo per tutti gli operatori dei mercati interessati dalle restrizioni del DPCM 3 novembre per sostenere la categoria, composta da commercianti ambulanti e fieristi.
IL 2021 sia un anno bianco: totale detrazione di IVA, IRPEF ED INPS Al Governo le associazioni FIVA CONFCOMMERCIO ed ANVA alessandrine chiedono che il 2021 sia un anno bianco, con la totale detrazione di IVA IRPEF ed INPS per il 2021 per ricostituire la liquidità necessaria alle imprese per far fronte agli indebitamenti contratti con fornitori e banche dovuti alla precedente chiusura primaverile; la sospensione dell’applicazione degli studi di settore per l’anno di imposta 2020 o, quantomeno, revisione degli ISA in direzione di una maggiore
tollerabilità. Per chi non è riuscito ad onorare i pagamenti nel 2020, chiedono uno spostamento delle date di scadenza al 30/04/2020 senza sanzioni.
Per le fiere annullate nel 2020: non perdere i costi sostenuti per le pratiche di domanda ma mantenere le domande
per il 2021.
In considerazione del fatto che molti operatori hanno regolarmente inoltrato ad inizio anno, sia prima che durante l’emergenza sanitaria da Covid 19 le istanze di partecipazione a numerose fiere
sul territorio nazionale corredate da marca da bollo da 16 euro, e che a causa delle restrizioni imposte la quasi totalità delle manifestazioni è stata annullata dalle Amministrazioni comunali FIVA Confcommercio ed ANVA richiedono che siano adottati provvedimenti univoci su tutto il territorio che consentano di mantenere valida la domanda (con relativa marca da bollo) per il 2021.
“Da mesi il calo di fatturato per il nostro settore è drammatico – dichiara Stefano Zoccola presidente Fiva Confcommercio Alessandria – e noi abbiamo accettato restrizioni e sacrifici per continuare, in qualche modo, a lavorare. Questa chiusura arriva come una scure ad abbattersi su un intero comparto che garantisce non solo la sopravvivenza di molte famiglie ma che è un servizio alla comunità. Siamo delusi e amareggiati nell’essere stati considerati dal Governo non essenziali e chiediamo alle istituzioni, a tutti i livelli, che lavorino per una ridefinizione di quanto scritto nei provvedimenti limitativi e che attivino dei ristori adeguati per le nostre categorie”.
“Per un comparto che praticamente non ha lavorato per quasi un anno – dichiara Raffaele Manfredi presidente ANVA Alessandria – chiediamo un anno bianco: esonero di tasse, contributi e tributi per tutto il 2021. Le nostre attività stanno continuano a sostenere costi senza incassi e questa situazione non potrà essere portata avanti a lungo: si rischia il default e si rischia la scomparsa di un’intera categoria”.