L’Associazione: “Il settore ha un peso fondamentale nell’economia italiana, per l’Emilia-Romagna si tratta di quasi quarantamila imprese, migliaia di occupati e oltre sette miliardi di euro di consumi”
“La situazione attuale sta scorrendo verso un epilogo drammatico per tutto il canale Ho.Re.Ca. (Hôtellerie, Restaurant e Café) che raggruppa tutti gli esercizi pubblici preposti alla preparazione e alla somministrazione di alimenti e bevande e la cosa sta accadendo nella generale indifferenza da parte in particolare della classe politica nazionale”. È la denuncia di Confesercenti Emilia-Romagna di fronte alle restrizioni alle attività previste fino al prossimo 15 gennaio e in occasione delle festività natalizie e alla scarsità di ristori per le perdite subite o, per alcune categorie, alla loro totale mancanza.
“Il settore ha un peso fondamentale nell’economia italiana – continua la nota di Confesercenti – per l’Emilia-Romagna si tratta di quasi quarantamila imprese, migliaia di occupati e oltre sette miliardi di euro di consumi, ma rischia di vedere compromesso in modo decisivo il fatturato di uno dei mesi più importanti dell’anno. A questo punto occorrono scelte chiare sulla base delle richieste più volte avanzate da Confesercenti e Fiepet:
- Riduzione delle tasse locali, a partire dalla TARI;
- Moratoria sui mutui per almeno tutto il 2021;
- Cassa integrazione per i dipendenti fino al termine del periodo di pandemia;
- Contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso e costo zero restituibili in periodi medio-lunghi;
- Ristori sulla perdita del fatturato che comprenda anche il settore della distribuzione grossista finora escluso da tutti i provvedimenti.”
La Confesercenti auspica che al più presto le esigenze del settore vengano prese in considerazione e producano effetti concreti “pena – conclude la nota – un rischio serio di chiusura per molte imprese anche nella nostra regione”.