Al via lo shopping natalizio, il 53% dei lombardi comprerà regali nelle prossime due settimane, si torna nei negozi. Ma l’emergenza Covid frena la spesa: -4,7% miliardi di euro rispetto al 2019
Il sondaggio sul Natale: i negozi puntano all’inversione di tendenza dopo un periodo di semi-lockdown dominato dal web. Si attende la ripresa anche grazie alla spinta del cashback. Ma le limitazioni ancora in vigore pesano: mercoledì 16 il Tar discuterà il ricorso Confesercenti contro la chiusura dei negozi nei centri commerciali
La Lombardia “in giallo” fa sperare i negozianti lombardi, che dalla giornata di ieri hanno potuto finalmente riaccogliere tutta la clientela di fiducia per gli acquisti natalizi, superando quei confini comunali che da oltre un mese erano divenuti “frontiera”.
Benché un lombardo su due lamenti difficoltà per il proprio reddito familiare e quasi 6 su 10 dichiarino di voler ridurre le spese natalizie – come emerge dal sondaggio sulle intenzioni d’acquisto degli italiani condotto su base regionale da SWG per Confesercenti che stima un calo una riduzione della spesa complessiva di Natale di – 4,7 miliardi di Euro su base nazionale (-20,6% sul 2019) – alla giornata di ieri il 53% dei Lombardi ha dichiarato di non aver ancora comprato alcun regalo. Dati tendenzialmente in linea col campione nazionale, da cui emerge però la crescente rilevanza delle vendite attraverso internet, canale di riferimento per il 65% degli acquisti già effettuati, senz’altro trainati da iniziative quali il Black Friday.
È quanto emerge dalle elaborazioni condotte dall’Ufficio Economico Confesercenti sulla base del consueto sondaggio condotto da SWG per Confesercenti sulle intenzioni di acquisto dei consumatori in vista delle prossime feste invernali.
Un anno di incertezza. A pesare, ovviamente, è la lunga emergenza. I lombardi arrivano alle feste 2020 dopo un anno difficile, dal forte impatto psicologico ed economico. Una famiglia lombarda su tre – il 31% – dichiara di aver ridotto i consumi durante l’anno; il 9% segnala di arrivare a fine mese solo tirando la cinghia. E il futuro preoccupa: in particolare la prospettiva di una prosecuzione della pandemia Covid-19 anche nel 2021, segnalata dal 63% degli intervistati. Crescono anche i timori per la tenuta della situazione economica dell’Italia, segnalata dal 49%, contro il 42% dello scorso anno.
Il budget di Natale. Sull’onda dell’incertezza, quest’anno il 59% dei cittadini lombardi, quasi due su tre, progetta di spendere meno dello scorso anno per i regali e gli acquisti di Natale, mentre solo il 2% prevede di aumentare il budget. La flessione generale segnalata dagli intervistati induce a stimare una contrazione complessiva della spesa a livello nazionale per il Natale in -4,7 miliardi di euro (-20,7% sullo scorso anno).
Ritorno nei negozi. La rete dei negozi fisici arriva all’appuntamento di Natale sperando di giocare una partita di ritorno di successo, dopo un’andata dominata dal web durante il periodo di chiusura delle attività di vicinato: il 47% di italiani che ha già iniziato a comprare i doni da mettere sotto l’albero, in sei casi su dieci (65%, lo scorso anno era il 32%) lo ha fatto online. Con le riaperture, i negozi puntano ad invertire la tendenza nonostante il contesto difficile, scommettendo sul servizio, sulla tradizione e anche sulla spinta del cashback, che nei primi giorni di applicazione ha generato un aumento delle vendite: un aiuto imprevisto per la rete dei negozi. E i consumatori sono intenzionati a dare fiducia al retail: il 31% di chi non ha ancora comprato segnala l’intenzione di comprare i propri regali in un piccolo negozio fisico o presso un mercato.
Centri commerciali e ricorso al Tar. Pesa, però, la chiusura dei negozi di centri e gallerie commerciali nei giorni prefestivi e festivi: le limitazioni alle aperture e agli orari condizionano il 16% dei consumatori. Un grave danno economico ed una distorsione inaccettabile della concorrenza, visto che negozi della stessa tipologia, ma dislocati al di fuori di un centro commerciale, possono rimanere aperti. Per questo, Confesercenti ha presentato ricorso al Tar contro il provvedimento: da quanto apprendiamo, la questione verrà discussa Mercoledì 16 dicembre. Tra gli altri fattori che condizionano gli acquisti nei negozi, il 25% segnala le file generate dai contingentamenti dentro i negozi. Il 34% invece, ammette di essere influenzato nella sua spesa nei negozi proprio dal timore di contagio.
Gli acquisti. Ma cosa compreranno i lombardi per natale? Quasi un intervistato su due dichiara che regalerà almeno un capo o accessorio di abbigliamento (45%), così come cibi o bevande (42%); un lombardo su tre cercherà però anche elettrodomestici e altri prodotti elettronici (35%), libri (34%) e giocattoli (28%) e uno su cinque non mancherà di regalare almeno un prodotto per la cura del corpo, che sia un profumo o un altro cosmetico (20%).
«In questo anno difficilissimo, ogni vetrina che s’illumina è un importante segnale di speranza per il nostro territorio» commenta Gianni Rebecchi, Presidente di Confesercenti regionale Lombardia. «Ci appelliamo ai cittadini lombardi perché, per Natale, scelgano di fare un dono anche alle loro città, scegliendo i negozi sotto casa per i loro regali».