Al via i saldi di fine stagione, momento commerciale atteso, l’Associazione prosegue la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Vivi la città” a favore del commercio di vicinato
I commercianti hanno voglia di ripartire con coraggio, forza di volontà e determinazione”, spiegano Manuela Ulandi e Michela Mandrino di Confesercenti. “L’auspicio è che i saldi, quest’anno, segnino un’inversione di tendenza e – soprattutto – l’inizio del ritorno alla normalità per un settore che ha subito danni pesantissimi dalla pandemia. I saldi costituiscono una reale occasione di risparmio per i consumatori, anche perché l’offerta è la più ampia degli ultimi anni, visto che le scorte di magazzino di quest’anno, a causa della flessione delle vendite e delle restrizioni, sono molto consistenti. Rimane comunque necessario intervenire a tutela dei negozi di moda: gli interventi fatti fino ad oggi sono stati un supporto importante, che apprezziamo, ma sono insufficienti rispetto alla situazione che stiamo continuando a vivere. Serve uno sforzo ulteriore”.
Confesercenti mette in campo tutte le sue forze e la sua passione per sostenere e promuovere il comparto del commercio di tradizione in un anno terribile , con un progetto di web Marketing che accenda i riflettori sui centri delle nostre città.
La sensibilizzazione della cittadinanza a fare scelte di acquisto solidale ci fanno sentire parte di una comunità e, come sempre diciamo in questo Annus horribilis, da questa pandemia possiamo solo uscirne compatti tutti insieme.” Dichiarano Manuela Ulandi e Michela Mandrino
Da un’indagine condotta dall’ufficio studi di Confesercenti Nazionale è interessato un consumatore su due, i negozi sperano nell’inversione di tendenza.
Alta l’attenzione dei consumatori: un italiano su due si dice interessato ad acquistare, ed i negozi di moda sperano di agguantare finalmente l’inversione di tendenza, dopo un anno terribile che ha visto svanire 16 miliardi di euro di vendite in abbigliamento ed accessori. A stimarlo è Confesercenti, sulla base di un sondaggio condotto sui consumatori in occasione delle vendite di fine stagione invernali.
Il bilancio del 2020. I negozi italiani arrivano ai saldi invernali del 2021 dopo un anno terribile, che ha visto una riduzione delle vendite nell’ordine di 16 miliardi, con una flessione di oltre 600 euro a famiglia. Particolarmente sotto tono il bilancio di Natale, quasi dimezzato: i negozi segnalano in tutta Italia cali del 30% rispetto alle vendite natalizie del 2019, con punte del -40% nelle attività nei centri storici e nelle città d’arte che, oltre all’emergenza pandemica e alla riduzione del reddito disponibile dei consumatori, soffrono anche l’assenza dei flussi turistici.
Le previsioni di acquisto. Quest’anno, la spesa è un’incognita. Solo il 10% degli intervistati ha dichiarato di aver già stabilito un budget per gli acquisti ai saldi: in media di 165 euro a persona, in linea con lo scorso anno. Ma la spesa potrebbe essere più alta, visto che il 75% del campione preferirà decidere gli acquisti sul momento, a seconda delle occasioni. Più definite invece le intenzioni di acquisto. Quest’anno in cima ai desideri degli italiani ci saranno scarpe e capispalla: entrambe le voci vengono indicate come possibile acquisto dal 40% degli intervistati, con i capispalla trainati dal clima freddo. Seguono prodotti di maglieria (38%), capi di camiceria (26%), magliette e intimo (entrambi al 22%), poi borse (13%) ed accessori (11%).