Confesercenti Torino: “Zona gialla, ripresa lenta per bar e ristoranti ma è comunque un segnale importante. Abbiamo avviato un confronto con il Cts sulle aperture serali”

Il Presidente Banchieri: “E’ lunedì, continua lo smart working e le abitudini di consumo non cambiano subito ma l’importante è non tornare indietro. In attività l’80% dei locali, le due settimane arancioni sono costate 55 milioni”

La prima giornata in giallo i per bar e i ristoranti torinesi segna un avvio lento, con i locali non ancora a pieno ritmo: è questo il bilancio a caldo degli operatori interpellati da Confesercenti.

“Non è una sorpresa – commenta Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti. Non ci si poteva aspettare di più, dopo due settimane di chiusura totale: le abitudini dei cittadini non cambiano da un momento all’altro; inoltre, il lunedì è sempre stato il giorno meno favorevole per l’attività di bar e ristoranti; infine, non dimentichiamo i tantissimi lavoratori ancora in smart working, che sarà comunque un problema anche per il futuro. Ma in questo primo giorno non è tanto il dato relativo agli incassi che va considerato, quanto il segnale della ripartenza.

“L’importante è che non si torni indietro, ma che, anzi, si possano ampliare le possibilità di apertura: a questo fine, abbiamo avviato un confronto con il Cts, che speriamo possa dare buoni frutti a breve termine: la nostra idea è che si possa arrivare all’apertura serale fino alle 22 e senza limitazioni per l’asporto, nel rispetto delle più rigorose regole di sicurezza. Dunque, consideriamo questa una giornata positiva: i nostri colleghi sono determinati e vogliono riprendere il loro lavoro. Ne va della sopravvivenza di tante imprese: le ultime due settimane arancioni hanno comportato un’ulteriore una perdita per locali torinesi di circa 55 milioni, dei quali 30 per i bar e 25 per i ristoranti”.

Nel primo giorno in zona gialla hanno riaperto circa l’80% dei bar e il 70% dei ristoranti: percentuali destinate ad aumentare già nei prossimi giorni.

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