Il Presidente Convento: “Abbiamo bisogno di misure forti in grado di rispondere ad una crisi senza precedenti”
Secondo le stime della Confesercenti del Veneto centrale, nelle ultime due settimane le attività economiche della nostra provincia hanno già perso circa 50 milioni di euro. È pari a circa 25milioni di euro, infatti, la differenza tra gli incassi in una normale settimana di primavera ed una settimana in zona rossa.
E questa stima non tiene conto delle perdite enormi che andranno a sommarsi con la settimana di Pasqua, soprattutto per quanto riguarda la ristorazione.
Ad incidere sul calo delle vendite, tuttavia, non ci sono solo le chiusure obbligate: va da sé, infatti, che nel momento in cui la mobilità è ridotta e la situazione incerta i consumi scendono in modo automatico.
Alcune categorie rischiano di poter tenere aperto senza però avere clienti, cosa che si traduce in una perdita anche maggiore della chiusura.
Si aggiunga che dal Decreto Sostegno arriveranno solo minuzie, contributi del tutto insufficienti a bilanciare, anche in minima parte, le perdite subite dalle attività economiche.
«Abbiamo bisogno di misure forti – commenta Flavio Convento, presidente della Confesercenti del Veneto Centrale – in grado di rispondere ad una crisi senza precedenti. Misure in grado di traghettare le imprese oltre la pandemia economica. Il continuo passaggio da un colore all’altro, invece, non fa che rendere impossibile la programmazione economica d’impresa».