L’Associazione: “Il peso specifico del turismo e del suo indotto nell’economia dell’Abruzzo sono rilevanti, riteniamo sussistano dunque sufficienti ragioni per inserire gli operatori del turismo nelle categorie da vaccinare con priorità”
“A partire da aprile, migliaia di abruzzesi saranno chiamati a lavorare in bar, ristoranti, stabilimenti balneari, hotel, camping, pubblici esercizi in genere, candidati a diventare i principali luoghi di aggregazione nell’estate. Riteniamo sussistano dunque sufficienti ragioni per inserire gli operatori del turismo, sia imprenditori che lavoratori dipendenti, nelle categorie da vaccinare con priorità”. È la richiesta sottoscritta dai vertici regionali dei rappresentanti di tutte le associazioni di categoria del mondo del turismo aderenti a Confcommercio, Confesercenti e Confindustria e dei sindacati Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, indirizzata al presidente della Regione Marco Marsilio ed all’assessore alla sanità Nicoletta Verì.
“È del tutto evidente che lasciare questi lavoratori ed imprenditori nelle classi di rischio legate a patologie ed età, vorrebbe dire far partire la stagione estiva con un handicap di enorme peso sociale, sanitario ed economico, perché vorrebbe dire esporre nuovamente migliaia di operatori stagionali al rischio di contagio in alta ed altissima stagione” scrivono i rappresentanti di pubblici esercizi, stabilimenti balneari, hotel, camping e di chi vi lavora anche come stagionale, “il peso specifico del turismo e del suo indotto nell’economia dell’Abruzzo sono rilevanti, con particolare riferimento ad alcuni territori la cui produttività dipende sempre di più dal turismo”. Le organizzazioni si rendono inoltre “disponibili per ogni supporto logistico ed organizzativo”.