Quella del 7 aprile è stata una giornata emblematica per le imprese della Provincia di Caserta che, ordinatamente, hanno manifestato tutto il loro malessere davanti alla Prefettura della Città
Imprenditori e dirigenti dell’Associazione hanno aderito, senza esitazione alcuna, alla manifestazione “Portiamo le imprese fuori dalla pandemia”, la giornata di mobilitazione indetta da Confesercenti Nazionale.
Fiesa Confesercenti ha voluto far sentire la sua voce soprattutto a chi ancora non si è reso conto di quanto grave sia la situazione attuale per le imprese colpite irrimediabilmente da questa lunga e perdurante emergenza Covid-19.
A Caserta, la presenza in piazza dei rappresentanti delle categorie interessate, pur con l’osservanza dei protocolli sanitari dovute al momento contingente, ha permesso di raccogliere quelle voci di imprenditori, spesso inascoltati, che all’unisono hanno chiesto e chiedono ristori e riaperture urgenti e utili alla sopravvivenza delle stesse e alla salvaguardia della produzione e dell’occupazione. Ma hanno chiesto e chiedono anche e soprattutto “respiro”: respiro dai rigidi vincoli imposti dalle norme sanitarie; respiro dalle chiusure difficili se non impossibili da comprendere; respiro dalla morsa delle tassazioni sempre più opprimenti; respiro, per poter tornare a vivere decorosamente del proprio lavoro.
Quelle raccolte da Fiesa Confesercenti di Caserta sono voci, forti e decise, anche per respingere ogni forma di usura: quel male sommerso troppo diffuso, contro il quale tutti gli imprenditori lottano per non cadere nelle strette maglie degli usurai.