Il Rappresentante Fiepet Ghelli: “Diciamo no a forme di lotta esasperate che dividono il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi ma vogliamo essere vicini a coloro hanno ritenuto utile partecipare alla manifestazione per esprimere il loro malcontento”
A seguito delle proteste in autostrada dei ristoratori e degli spiacevoli episodi accaduti, ecco la presa di posizione di Fiepet Confesecenti Arezzo tramite il suo rappresentante Cesare Ghelli, ristoratore.
“Non condividiamo” dichiara Cesare Ghelli “le forme di lotta esasperata che non ci appartengono perché possono portate a conseguenze come quelle accadute oggi. Non crediamo che lo scontro con altri settori del lavoro, in questo caso chi viaggia, possa dare una mano alla categoria. Al contrario possono attirare l’antipatia di vari settori dell’opinione pubblica sulla nostra categoria. Questo oggi non serve. Quindi diciamo no a forme di lotta esasperate che dividono il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi”.
“Tuttavia comprendiamo” aggiunge il rappresentante di Fiepet Confesercenti “l’esasperazione degli imprenditori che hanno partecipato. Sono colleghi che come noi soffrono e che non vedono una via di uscita.
È comprensibile che l’esasperazione li abbia spinti a credere che la partecipazione a queste forme di lotta estrema possa essere una strada per la risoluzione dei loro problemi. D’altra parte, dopo un anno di restrizioni e di ristori inadeguati, l’esasperazione è diffusa e tutti devono comprenderlo”. “Non vogliamo quindi giustificare chi ha organizzato la protesta” conclude Ghelli “ma essere vicini a coloro che, imprenditori come noi, presi dalla esasperazione, hanno ritenuto utile partecipare alla manifestazione per esprimere il loro malcontento. Le aziende sono in estrema difficoltà e quanto accaduto è l’ennesimo campanello di allarme da non sottovalutare”.