Il Presidente Convento: “Le risposte dei consumatori restituiscono un senso di fiducia. Il segnale è positivo: pur nell’incertezza, domina il desiderio di ripartire”
Quest’anno, per i saldi di fine stagione, secondo le stime dell’Osservatorio Economico Confesercenti del Veneto Centrale le famiglie della provincia di Vicenza spenderanno 35.340.000 euro. La cifra è di poco inferiore rispetto ai livelli pre-Covid: visto il contesto, quindi, tra gli operatori del settore moda e abbigliamento si respira un’aria di cauto ottimismo.
Al sondaggio dell’Osservatorio Economico Confesercenti hanno partecipato 250 persone (52% donne e 48% uomini), tutte residenti nella provincia di Vicenza e per lo più di età compresa tra 30 e 60 anni.
Secondo i dati raccolti, il 63% dei vicentini è intenzionato ad acquistare almeno un capo in saldo e il 17% si dichiara indeciso. Ma percentuale rilevante, pari al 20%, dice che, al contrario, non intende acquistare nulla.
Quanto alle intenzioni di acquisto, il 30% degli intervistati immagina un budget di spesa simile a quello dell’anno scorso, un altro 28% non ha ancora deciso ed una fetta importante di consumatori (35%) dichiara che in realtà lo scorso anno non ha acquistato nulla, in saldo. Nel complesso, la spesa media a famiglia sarà di 155 euro (in linea con gli anni scorsi): ciò significa che i saldi porteranno acquisti per oltre 35 milioni di euro.
Vince il negozio tradizionale, dove risponde di voler acquistare il 40% del campione. Gli acquisti si divideranno per lo più tra abbigliamento, sia maschile che femminile, e calzature.
Infine, la data di inizio saldi trova molto favorevoli i consumatori (il 63% sostiene che inizio luglio sia il momento giusto per avviare gli sconti) ma un po’ meno commercianti. Il 42% degli imprenditori, infatti, è d’accordo sull’avviare i saldi a inizio luglio ma il 58% sostiene invece che dovrebbero iniziare più avanti, da agosto in poi.
«Purtroppo – commenta Flavio Convento, Presidente della Confesercenti di Vicenza – usciamo da un anno disastroso. Se sarà possibile recuperare quanto perso sarà un percorso lento e graduale. Tuttavia le risposte dei consumatori ci restituiscono fiducia e speranza: forse dopo tanti sacrifici ora prevale finalmente la voglia di tornare alla vita e alla normalità. L’auspicio è di vedere sempre più clienti a partire dal 3 luglio prossimo: ci auguriamo che sia così sia per i negozi di vicinato e sia per i pubblici esercizi, sempre nel rispetto di tutte le misure di sicurezza».