Il Presidente Matia Bonato: “Il nostro obiettivo è trasformare un dibattito troppo spesso ideologico in un confronto su progettualità concrete per rendere Milano una città più a misura di bicicletta”
Nell’anno del boom mondiale della bicicletta, una nuova iniziativa pubblica propone un ambizioso salto di qualità per Milano verso il trasporto a trazione umana. L’iniziativa è promossa da AssoBici, l’Associazione dei negozi di biciclette di Confesercenti Milano, con il supporto del Laboratorio “Mapping and Urban Data Lab” e dell’unità di ricerca “cTc – Cycling & Cycling Territories Laboratory” del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.
Si rivolge ai Candidati alle Elezioni comunali di ottobre e parte da un’indagine demoscopica realizzata mediante un questionario che raccoglierà proposte concrete per favorire l’uso delle bici come mezzo di trasporto. Il questionario è stato distribuito attraverso una rete di 200 organizzazioni ciclistiche attive a Milano, tra associazioni, club, comitati, esercenti e social street. Questi contatti a loro volta sono invitati ad inoltrarlo alle proprie liste. Si tratta della più grande indagine di questo tipo mai svolta a Milano, che attinge dal know-how diffuso di un bacino di utenti esperti e attenti all’esperienza del ciclista urbano. I risultati della ricerca saranno presentati ai candidati sindaci nel corso di un incontro pubblico in programma per la fine di settembre.
«Il nostro obiettivo è trasformare un dibattito troppo spesso ideologico in un confronto su progettualità concrete per rendere Milano una città più a misura di bicicletta, con idee sulla ciclabilità pensate su misura per Milano» dichiara Matia Bonato, Presidente di AssoBici-Confesercenti Milano. «Per “chiudere il buco” con le altre capitali europee delle due ruote serve un “colpo di reni”: soluzioni fatte su misura per Milano, che tengano conto non solo del traguardo, ma anche del tragitto e delle forze necessarie per compierlo».
«Con CICLOPOLIS 2021 vogliamo coinvolgere tutte le realtà amiche della bici in un questionario che raccolga proposte concrete su cui confrontarci con le forze politiche che si apprestano ad amministrare la città per i prossimi cinque anni, definendo parametri qualitativi e quantitativi per monitorarne l’andamento». «Per questo» continua Bonato, «domandiamo agli enti intervistati l’individuazione degli indicatori chiave di prestazione (KPI) da misurare nei prossimi anni». «Questi KPI serviranno per costituire, insieme alle realtà della bici milanese e con il supporto dell’Università, un osservatorio sull’andamento della svolta ciclabile del futuro della città».
L’iniziativa arriva in un anno straordinario per le “macchine a pedali”: In tutto il mondo le grandi città escono dallo shock pandemico con un rinnovato entusiasmo per le attività outdoor, in un clima culturale più favorevole alla salute, all’efficienza energetica e alla libertà di movimento che il velocipede garantisce. Metropoli come Parigi e Londra aprono la via del cambiamento, con politiche tra le più avanzate al mondo, che le avvicinano alle capitali della ciclabilità urbana del Nord Europa. Milano, con la sua grande storia di ciclismo legata anche al design industriale della bici, ai costruttori e all’agonismo, ha tutto il potenziale per entrare in questo gruppo di testa.
La bici può diventare un’insegna di Milano: una delle grandi vocazioni della città come la moda e l’interior design. il periodo è favorevole.