“Le prenotazioni inviate a marzo sono valide; il credito sarà ricalcolato secondo i nuovi criteri”
Ai blocchi di partenza le prenotazioni per il bonus pubblicità 2021. Il modello potrà essere trasmesso al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, dal 1° al 31 ottobre 2021.
Ne dà notizia FiscoOggi, il giornale on line dell’Agenzia delle Entrate che ricorda come: “le comunicazioni trasmesse tra il 1° e il 31 marzo 2021 sono considerate valide e il relativo credito d’imposta richiesto sarà rideterminato con i nuovi criteri fissati per il 2021. A ottobre è comunque possibile presentare un nuovo modello in sostituzione di quello inviato a marzo”.
“Chi ha prenotato il tax credit 2021 – spiega ancora FiscoOggi – dovrà inviare, tra il 1° e il 31 gennaio 2022, utilizzando la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati“, attestante gli investimenti effettivamente realizzati nell’anno agevolato.
La procedura si chiude con la pubblicazione sul sito del dipartimento dell’Informazione ed Editoria dell’elenco degli ammessi all’agevolazione.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione compilando il modello F24 presentato con i servizi telematici del Fisco dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione degli ammessi. Il codice di tributo da indicare è “6900”.
Per l’emergenza Covid-19, soltanto per gli anni 2020-2022, il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, a prescindere dall’incremento minimo dell’1% rispetto agli investimenti effettuati l’anno precedente (la disciplina ordinaria stabilisce che per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti superi almeno dell’1% l’importo speso con lo stesso scopo e con gli stessi mezzi l’anno precedente. Il bonus è pari al 75% del valore incrementale, nei limiti massimi degli stanziamenti annualmente previsti). Eccezionalmente il bonus è stato esteso anche agli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, non partecipate dallo Stato.