“Non ci può essere rilancio del sistema economico post pandemia senza coinvolgere il settore terziario. La locomotiva lombarda non potrà tornare a correre dimenticandosi delle oltre 70mila imprese del turismo o delle quasi 100mila attività del commercio fisso e ambulante che durante la pandemia hanno pagato il prezzo più alto per garantire sicurezza e tutela della salute nel nostro Paese. Serve che la ripresa si consolidi senza fermarsi a un fisiologico rimbalzo. Il commercio negli ultimi due trimestri è tornato in alcuni casi a buoni livelli mentre per il turismo rimane ancora un punto interrogativo, seppure veniamo da una stagione estiva in molti casi soddisfacente grazie alla domanda domestica”.
Così Gianni Rebecchi, neoconfermato presidente di Confesercenti Lombardia dall’assemblea elettiva regionale che si è riunita oggi a Milano per eleggere la squadra che guiderà l’associazione per il prossimo quadriennio. Nella sua relazione ai delegati Rebecchi si è soffermato sulle sfide che l’associazione deve affrontare e che, in alcuni casi, hanno subito un’accelerazione proprio dovuta alla pandemia.
“Occorre concentrarsi e fare sintesi affinché i nostri sforzi siano tesi alla crescita e al ricambio generazionale dell’associazione, alla valorizzazione dell’imprenditoria femminile, alla costante tutela del lavoro autonomo. Dobbiamo cogliere le opportunità dell’innovazione e della rigenerazione urbana consci che la nuova programmazione non può essere fondata sui confini territoriali esistenti perché il mercato non coincide più da molto tempo con lo spazio comunale. Qui, in Lombardia e a livello nazionale questi 18 mesi hanno fatto emergere la capacità di risposta della Confesercenti alle innumerevoli domande di assistenza degli associati, anche nei momenti più difficili – ha spiegato Rebecchi – Il compito che ci spetta sarà anche di particolare attenzione al contesto dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e le sfide del Green Deal europeo. Si dovranno ripensare le città e i territori, la crisi ha reso necessarie riflessioni, sono nate nuove esigenze, sono esplose alcune contraddizioni. Un esempio è lo Smart-working di massa nel sistema pubblico, per lungo tempo praticato dall’inizio della pandemia. I processi di innovazione hanno interessato molte nostre imprese: si tratta di un aspetto positivo che ha trasformato il modo di proporsi del mondo della ristorazione e del commercio in generale. Le opportunità della rete sono certamente un fattore di sviluppo per tutti, ma il commercio elettronico ha bisogno di essere regolato, occorrono correttivi di grande portata almeno su due temi che sono sotto gli occhi di tutti: fiscalità e logistica. Occorrono interventi per garantire a tutti gli operatori del commercio e del comparto turistico di competere dallo stesso punto di partenza e alle stesse condizioni d’imposizione fiscale. Occorre, infine, prendere coscienza della perdita di efficacia di una programmazione fondata sui confini territoriali esistenti”.
All’assemblea elettiva hanno portato il loro saluto l‘assessore regionale assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi e la collega con delega al Turismo, Marketing Territoriale e Moda Lara Magoni.
“Sono contento della conferma del presidente Rebecchi, ma non solo per una questione personale: con lui e con Confesercenti abbiamo lavorato tanto in questi mesi e credo che abbiamo ottenuto anche dei risultati a beneficio dei lavoratori del commercio e del settore terziario. – ha detto Guidesi – Il rapporto della Regione con le associazioni di categoria è fondamentale, serve rafforzare il rapporto tra pubblico e privato. La Regione non vuole dire agli imprenditori che strada devono intraprendere, ma mette a disposizione degli strumenti che consentono alle imprese di raggiungere i loro obiettivi il prima possibile. Dal punto di vista del credito noi interverremo nei prossimi mesi spingendo sugli investimenti. Stiamo facendo un’operazione, in chiusura in questi giorni con tutto il sistema Confidi, affinché attraverso la garanzia messa a disposizione da Regione Lombardia, si possano consentire quegli investimenti che le aziende devono fare in funzione del rinnovo e dell’aggiornamento della loro attività. Non saranno grossi investimenti, ma limitati, proprio per andare a beneficio della piccola e media impresa”, ha concluso l’assessore allo Sviluppo.
“La Lombardia è la locomotiva d’Italia che deve puntare sempre di più su settori strategici come il turismo e il design, in grado di produrre ricchezza, benessere e occupazione. – ha sottolineato l’assessore Magoni – Dopo un periodo di notevole difficoltà, gli ultimi dati dicono che il turismo nei nostri territori è in forte ripresa. Attrattività, made in Italy e valorizzazione delle nostre eccellenze devono essere i capisaldi per il rilancio dell’economia regionale ed italiana. Per riuscirci, mi piace usare il motto ‘l’unione fa la forza’: bisogna intraprendere un percorso comune che coinvolga istituzioni, associazioni di categoria, sistema accademico e imprenditori per individuare interventi sinergici che, grazie ad una decisa azione di marketing territoriale, siano in grado di valorizzare dei comparti vitali per la Lombardia. Un’azione che deve coinvolgere i professionisti e i commercianti che con grinta, resilienza e tenacia hanno saputo superare le difficoltà e ripartire di slancio, con immutato entusiasmo”.
Nel corso dell’assemblea è intervenuto anche Luca Tamini, docente del Politecnico di Milano e responsabile scientifico URB&COM Lab. “Gli scenari di rigenerazione urbana nelle politiche attive del commercio sono oggi strettamente connessi all’attuazione integrata del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), – ha sottolineato Tamini – orientato a importanti investimenti sulla qualità dell’abitare, sull’attrattività dei borghi, sul miglioramento del profilo digitale delle aree urbane, in quadro plurale e strategico di riforme sfidanti sia per le associazioni di categoria, sia per gli enti territoriali”.
Sul rapporto e sviluppo tecnologico si è concentrata la relazione di Luca Zanderighi, docente dell’Università di Milano e partner Tradelab: “Il futuro del commercio deve guardare oltre i ristori. Da tempo è in atto una trasformazione profonda del comparto: l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 si inserisce in questa trasformazione ma ne modifica la velocità. Il percorso di acquisto è sempre più articolato, non è più lineare, e disseminato di interruzioni e deviazioni presenti in ogni fase del processo decisionale. La pandemia ha insegnato che dal commercio elettronico non si torna indietro. Oggi è sempre più necessario che il settore innovi nell’ottica di presidiare il servizio personale, investire in tecnologie in comunicazione social, gestire le informazioni sulla clientela e rafforzare il legame con la comunità e costruire reti”.
A concludere l’assemblea, l’intervento in videoconferenza Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti: “Al presidente Gianni Rebecchi e a Confesercenti Lombardia i miei migliori auguri di buon lavoro in una fase ancora delicata. Dopo lo tsunami Covid, ora ci attende la sfida della ripartenza: dobbiamo ricostruire l’Italia per tornare a correre più velocemente di prima, superando i limiti strutturali che n hanno trattenuto la crescita dell’economia in questi anni. Dagli interventi previsti dal PNRR alle riforme del fisco e del lavoro, nei prossimi mesi ci aspetta il compito di ridisegnare il sistema paese, a livello centrale come nei territori. In particolare in Lombardia, che ha sofferto prima e più di altre regioni l’impatto dell’emergenza sanitaria, ma che è stata anche tra le prime a ripartire, confermando la resilienza e la capacità imprenditoriale che l’ha resa uno dei territori più sviluppati d’Europa. Confesercenti nazionale e Confesercenti Lombardia saranno accanto alle imprese in questo percorso, rappresentandole nel confronto con governo ed istituzioni e fornendo loro gli strumenti per agevolare la ripartenza, dal credito all’innovazione”.