L’agevolazione è per esercizi che si attrezzino con aree dedicate o per l’apertura di negozi con questa modalità di vendita
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto interministeriale di attuazione contenente le modalità per accedere al contributo a fondo perduto destinato in via sperimentale agli esercenti di vicinato, nonché a quelli di media e di grande struttura, che attrezzino aree dedicate alla vendita di prodotti alimentari e detergenti, sfusi o alla spina, oppure all’apertura di nuovi negozi destinati esclusivamente alla vendita di prodotti sfusi.
Il contributo economico a fondo perduto, previsto per gli anni 2020 e 2021, è pari all’ammontare della spesa sostenuta nell’anno di riferimento e documentata, per ciascun punto vendita e per un importo massimo di euro 5.000 per ciascun esercente commerciale nel rispetto del limite complessivo di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021.
Per accedere al contributo sono considerate ammissibili le spese sostenute per l’adeguamento dei locali, quali la progettazione e la realizzazione del punto vendita o dello spazio dedicato, per l’acquisto di attrezzature funzionali alla vendita di prodotti sfusi, compreso l’arredamento o allestimento del punto vendita o dello spazio dedicato, nonché per le iniziative di informazione, di comunicazione e di pubblicità dell’iniziativa. Non sono considerate ammissibili le spese sostenute per l’acquisto o l’igienizzazione dei contenitori e dei prodotti alimentari e detergenti venduti.
Sul portale del Ministero della Transizione Ecologica verrà attivata una piattaforma informatica per l’inoltro della richiesta in formato PDF, che le aziende interessate inseriranno entro due mesi da detta pubblicazione MTE in relazione alle spese sostenute nel 2020, o entro il 30 aprile 2022 per i costi 2021.
Le domande di contributo saranno esaminate dal dicastero secondo l’ordine cronologico di presentazione, entro i limiti delle risorse finanziarie disponibili.