Confesercenti Sicilia, maltempo: a Catania il Presidente fa il punto della situazione sui danni ed illustra uno strumento finanziario “solidale”

Il Presidente Messina: “Una iniezione di liquidità ma soprattutto di speranza, con i finanziamenti solidali a tasso zero Confesercenti fornisce un aiuto reale, un intervento tangibile ed immediato per esprimere non solo solidarietà alle imprese colpite ma soprattutto vicinanza”

 

“Una iniezione di liquidità ma soprattutto di speranza”. Ha esordito così il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina, nella doppia veste anche di vice presidente nazionale, all’incontro organizzato oggi a Catania per illustrare l’iniziativa promossa a livello nazionale di un “finanziamento solidale” per gli esercenti colpiti dal violento nubifragio che si è abbattuto la settimana scorsa su tutta la Sicilia Orientale. “La presenza a Catania di Confesercenti Sicilia – ha detto il presidente provinciale Claudio Miceli – è un segnale di grande attenzione per il territorio etneo, flagellato dall’alluvione che ha provocato allagamenti, esondazioni, crolli. Ma che soprattutto ha pagato il prezzo altissimo di tre vittime, travolte dalla furia dell’acqua, a Scordia e a Gravina di Catania”.

Erano presenti, il direttore regionale Michele Sorbera, il direttore provinciale Francesco Costantino, la presidente di Impresa Donna, Giusi Maccarrone, alcuni componenti della Giunta provinciale. In video conferenza, i presidenti Confesercenti di Siracusa, Giuseppe Vasquez, di Ragusa, Luigi Marchi, di Messina Alberto Palella.

“Tutta la Confesercenti siciliana si è mobilitata per monitorare in tempo reale la situazione, raccogliendo le segnalazioni degli imprenditori sul territorio”, ha commentato Vittorio Messina.
“Passata l’emergenza, come cittadini e come esercenti – ha dichiarato Claudio Miceli – ci ritroviamo non solo a fare i conti degli ingenti danni diretti e indiretti che il ciclone Apollo ha provocato alle nostre attività, ma anche a mettere sul tavolo le nostre considerazioni, su cosa e su quanto sarebbe potuto essere evitato, o quanto meno ridimensionato. Se bastano quattro giorni di pioggia battente a mettere in ginocchio una città, non c’è dubbio che un problema esiste. Per questo vogliamo lanciare il nostro appello accorato alle istituzioni, agli enti locali, ai politici. Quattro giorni che hanno determinato l’allagamento di negozi e magazzini, di merce andata perduta, di mancati introiti, di approvvigionamenti mai arrivati, a causa dell’interruzione di parecchie strade di collegamento. E’ ancora presto, naturalmente, per una determinazione definitiva dei danni”.

Da Siracusa, il presidente Vasquez ha evidenziato anche gli enormi danni subiti dal comparto dell’agricoltura che avranno conseguenze gravissime sul settore commercio. “Arrivare sul mercato nazionale con quindici-venti giorni di ritardo sarà devastante”, ha detto.

Oltre l’appello rivolto alle istituzioni di un immediato sostegno economico e ristori come l’azzeramento delle imposte locali per un anno agli esercenti, il presidente Messina ha illustrato nel dettaglio l’intervento finanziario messo a diposizione dalla Confesercenti, attraverso le sue strutture nazionali e le partnership con il sistema bancario, di un prestito, fino a 50 mila euro a impresa, che non prevede oneri per il richiedente, perché sarà il confidi Commerfin a farsi carico degli interessi del finanziamento. Collegato anche Giuseppe Tateo di confidi Commerfin. “E’ uno strumento consolidato, e siamo certi – ha sottolineato – potrà essere di grande aiuto per gli imprenditori siciliani, ci aspettiamo un grande riscontro”.

“Confesercenti da 50 anni, ogni giorno, è accanto alle imprese – ha concluso il presidente Messina – anche e soprattutto in momenti difficili come questo, quando gli imprenditori non possono e non devono essere lasciati soli. Con i finanziamenti solidali a tasso zero Confesercenti fornisce un aiuto reale, un intervento tangibile e immediato per esprimere non solo solidarietà alle imprese colpite ma soprattutto vicinanza vera, sostegno concreto per rialzarsi e ripartire”.

 

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