Roberto Tinti: “Ecco il Dehors interno per fronteggiare la pandemia. Con l’arrivo dell’inverno la soluzione utile per garantire il distanziamento tra i tavoli”
Pubblici esercizi, restrizioni e pandemia: il centralissimo e conosciuto “Tinto bar” allarga l’attività in via dell’Anfiteatro per dare risposte alla clientela. Inaugurata la sala al coperto, esterna al locale, con tavoli e sedie per garantire un servizio nel rispetto del distanziamento tra i tavoli e a vantaggio della sicurezza della clientela che quotidianamente frequenta il locale per la colazione, il pranzo, gli aperitivi e vari momenti dedicati al relax. Accese cinque vetrine in un angolo del centro storico spento da alcuni anni. Non è stato a girarsi i pollici ma si è rimboccato le maniche il giovane imprenditore Roberto Tinti che in questa fase storica, ancora caratterizzata dalla pandemia, ha scelto di investire nella sua attività trovando l’energia e la volontà di allargare il suo locale che gestisce da otto anni assieme ai genitori Paola e Michele in via Margaritone all’angolo con via dell’Anfiteatro a pochi passi da piazza San Jacopo.
“Le restrizioni legate al contenimento del Covid” spiega Roberto Tinti “in questi due anni ci hanno fortemente danneggiato. Prima il lock down, le chiusure, l’asporto, il coprifuoco, poi le aperture con le limitazioni e il distanziamento per evitare assembramenti al bancone e ai tavoli. Misure che abbiamo sempre rispettato scrupolosamente, che ci permettono di lavorare e di andare avanti. Con l’arrivo della bella stagione siamo ripartiti potendo usufruire del dehors esterno posizionato sul marciapiede di via Margaritone, apprezzatissimo dalla clientela, ma adesso con l’arrivo dell’inverno ci siamo guardati intorno e non avendo spazi nel locale dove poter allestire un’ampia sala interna abbiamo pensato di allargarci realizzandola nei locali posizionati proprio di fronte al bar”. Un esercizio pubblico che raddoppia quindi gli spazi rendendo il servizio maggiormente accogliente per i tantissimi impiegati, liberi professionisti e aretini che vivono e si muovono per il centro storico ed effettuano il pit stop per la pausa caffè e per quella pranzo.
“Ampliare il locale” aggiunge Roberto “non è una scelta facile in questo periodo. Nel gennaio del 2014, terminati gli studi, ho aperto il bar e tutt’oggi, all’età di 28 anni continuo a investire nel mio lavoro e nel mio futuro e provo grande soddisfazione nel veder concretizzare questo nuovo progetto”. Con l’inaugurazione dei nuovi spazi si aggiunge una
novità: “la clientela troverà un nuovo caffè. La torrefazione è aretina.
Ho scelto la professionalità di Ubaldo Paolo dell’Up caffè”. Roberto Tinti guarda al futuro senza dimenticare i mesi lasciati alle spalle.
“La pandemia ci ha rallentato per mesi anche il lavoro legato proprio ai pranzi. Lo smart working ha lasciato molti impiegati a casa. Adesso la situazione si sta sbloccando e anche l’investimento nei nuovi locali è legato a dare una maggior risposta agli impiegati e liberi professionisti che si fermano per pranzi veloci. Nella sala al chiuso abbiamo aggiunto 36 posti a tavola”. I nuovi locali saranno quindi utilizzati per la colazione, i pranzi, gli aperitivi e per le degustazioni di vini essendo prevista anche l’enoteca. Il locale è aperto no-stop sette giorni su sette dalle 6,30 alle 20: ad ulteriore dimostrazione della determinazione e della volontà del giovane barman-cuoco Roberto Tinti.