Occorre verificare l’attendibilità delle recensioni
I presidenti di Assohotel e Fiepet Confesercenti E.R. Filippo Donati e Andrea Cavallina, hanno espresso la loro soddisfazione per la decisione dell’Antitrust di avviare un’indagine su TripAdvisor, il sito web di prenotazioni e recensioni turistiche, con l’ipotesi di pratica commerciale scorretta.
Da tempo, infatti, consumatori, albergatori e ristoratori, lamentano la poca attendibilità del sito che pubblica recensioni sugli esercizi non veritiere e anonime.
Per Filippo Donati, presidente Assohotel E.R. “è necessario fare al più presto chiarezza sull’attendibilità delle recensioni, soprattutto per offrire a chi utilizza le nostre strutture, un’autentica vetrina degli hotel presenti sul sito. Ricordo che circa un anno fa, come Assohotel nazionale, abbiamo incontrato i responsabili di Tripadvisor, suggerendo loro di prevedere delle ‘recensioni certificate’, per cui verificabili, distinte da quelle non certificate; ciò sarebbe servito a fare almeno più chiarezza, ma a quanto pare non ci hanno dato retta. Sono molto preoccupato per l’emergere di un fenomeno al limite della legalità, e purtroppo sempre più esteso, di richiedere doni da parte di queste agenzie in cambio di recensioni positive, viziando in tal modo, le scelte dei consumatori e le politiche di marketing degli operatori. Mi preme sottolineare che gli albergatori non intendono affatto sottrarsi alle giuste critiche di coloro che non hanno apprezzato la nostra offerta, ma solo quando sia verificata la fonte delle recensioni. Invece molto spesso chi scrive negativamente su di noi non è mai entrato nelle nostre strutture e questo non è accettabile. ”
Dello stesso tono Andrea Cavallina, presidente della Fiepet E.R., (Federazione italiana pubblici esercenti): “Una corretta informazione sulle imprese che operano nella ristorazione e su tutti i locali coinvolti nel settore turistico, aiuta il consumatore a orientarsi per scegliere l’offerta più vicina alle proprie aspettative e, contemporaneamente, sollecita noi esercenti a migliorarci continuamente.
Perché tutto questo sia realizzabile però, è necessario avere la garanzia della veridicità delle recensioni e la possibilità di dialogare con chi recensisce. Per questo chiediamo che chi invia i propri commenti sia identificabile e che sia possibile verificare che abbia realmente usufruito del servizio. Speriamo che la decisione dell’antitrust conduca ad avere regole certe.”