Il Presidente Domenichini: “Si fa fatica a comprendere la logica di una disposizione che mette in capo all’impresa una responsabilità sicuramente importante ma che non rientra nelle competenze tipiche dell’impresa. Aspettiamo ora anche misure di sostegno per le imprese di vicinato”
In vista dell’obbligo, a partire dall’1 febbraio, del controllo del Green pass base per l’accesso a diverse attività commerciali, il Governo, su pressione di Confesercenti, ha provveduto a chiarire alcuni aspetti importanti che semplificano l’applicazione pratica di questo adempimento.
In primo luogo si chiarisce che l’accesso ai negozi dove il green pass non è richiesto consente l’acquisto di ogni tipo di prodotto e i titolari di questi esercizi non devono effettuare ulteriori controlli se non quello che i soggetti privi di green pass base non consumino alimenti e bevande sul posto. La cosa più rilevante è, però, il chiarimento rispetto al controllo da effettuare da parte dei titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base, che non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali.
“Questo chiarimento, che abbiamo chiesto con insistenza al Ministero – afferma Dario Domenichini – è importante perché, pur non sollevando completamente i titolari degli esercizi commerciali dall’onere del controllo, ne riduce l’impatto sull’attività dell’impresa.” Rimane, per Confesercenti, la contrarietà verso una misura ritenuta eccessiva “in queste attività commerciali – conclude Domenichini – la permanenza non si prolunga per periodi di tempo eccessivi e la mascherina non viene mai abbassata. A questo si aggiungono igienizzazione delle mani, distanziamento e contingentamento delle entrate. Si fa fatica a comprendere la logica di una disposizione che mette in capo all’impresa una responsabilità sicuramente importante ma che non rientra nelle competenze tipiche dell’impresa. Aspettiamo ora anche misure di sostegno per le imprese di vicinato per traghettare questo periodo complicato e con costi di gestione in continuo aumento, in particolare cassa integrazione straordinaria, credito d’imposta sugli affitti e moratoria sui mutui”.
LE FAQ DEL GOVERNO
- Coloro che accedono agli esercizi commerciali esenti dal cd. green pass previsti dall’allegato del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 gennaio 2022possono acquistare ogni tipo di merce in essi venduta?
Sì, l’accesso ai predetti esercizi commerciali consente l’acquisto di qualsiasi tipo di merce, anche se non legata al soddisfacimento delle esigenze essenziali e primarie individuate dal citato decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
- Quali controlli sulla clientela devono svolgere i titolari degli esercizi commerciali e i responsabili dei servizi e degli uffici che soddisfano esigenze essenziali e primarie della persona ai sensi del dpcm 24 gennaio 2022?
I titolari degli esercizi commerciali di vendita di prodotti alimentari e bevande verificano che i soggetti privi di green pass base non consumino alimenti e bevande sul posto e non devono effettuare ulteriori controlli; i responsabili dei servizi e degli uffici, invece, controllano, anche a campione, il possesso del green pass base per i soggetti che accedono ai loro servizi o uffici per esigenze di salute, sicurezza e giustizia diverse da quelle previste nel dpcm 24 gennaio 2022.
- I titolari degli esercizi commerciali diversi da quelli che soddisfano le esigenze alimentari, mediche e di prima necessità ai sensi del dpcm 24 gennaio 2022, devono assicurare i controlli del green pass all’ingresso?
No. I titolari degli esercizi per i quali è richiesto il green pass base non devono effettuare necessariamente i controlli sul possesso del green pass base all’ingresso, ma possono svolgerli a campione successivamente all’ingresso della clientela nei locali.