Caro benzina: l’appello degli Agenti di Commercio di Fiarc Confesercenti Veneto Centrale

Il Coordinatore Cinefra: “Il nostro appello è che si intervenga immediatamente, togliendo le accise sui carburanti per autotrazione, non chiediamo sostegni o ristori, ma piuttosto che gli operatori siano messi in condizione di lavorare”

L’aumento del costo del carburante sta mettendo in difficoltà anche gli operatori della provincia che quotidianamente si muovono su strada per poter lavorare: “Accanto alla tragedia umanitaria, che è certamente la priorità per qualsiasi intervento, siamo preoccupati anche per le ripercussioni che il conflitto in Ucraina avrà -e sta già avendo- sull’economia –afferma Mauro Cinefra coordinatore provinciale Fiarc Confesercenti, la Federazione degli agenti e rappresentanti di commercio aderente al sindacato di categoria – oltre agli aumenti previsti sulle bollette di luce e gas, infatti, è divenuto già proibitivo il costo del carburante da autotrazione, che soltanto negli ultimi mesi, è aumentato più del 30%. Il problema riguarda tutti, ma certamente diventa serio per chi, come un agente di commercio, con i rincari di benzina e diesel deve fare i conti tutti i giorni per poter lavorare”.

“Il nostro appello –prosegue Cinefra- è che si intervenga immediatamente, togliendo le accise sui carburanti per autotrazione, senza aspettare che l’argomento diventi, come è accaduto sempre e regolarmente in passato, oggetto di campagna elettorale. Non chiediamo sostegni o ristori, ma piuttosto che gli operatori siano messi in condizione di lavorare. E lo chiediamo a un Governo che include, oggi, anche forze politiche che hanno già fatto in precedenza dell’eliminazione delle accise un punto del loro programma elettorale”.

“Anche gli agenti di commercio, come tutte le categorie economiche stanno cercando di uscire ora dallo stop imposto dalla pandemia, e questa nuova tegola si abbatte su una situazione già compromessa. Ecco perché Fiarc Confesercenti si muoverà per sensibilizzare le istituzioni su questo intervento –conclude Cinefra- con la speranza, naturalmente, che il conflitto termini il prima possibile per perseguire, in primo luogo, l’obbiettivo più importante di tutti che resta la pace”.

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