Disposizione immediatamente operativa per Ministeri, Agenzie Fiscali ed Enti nazionali di Previdenza
Dal 6 giugno 2014 diventa operativo l’obbligo di fattura elettronica per i fornitori della Pubblica Amministrazione. Più precisamente, l’obbligo si estende alle transazioni con Ministeri e loro diramazioni (ad esempio Equitalia, scuole, forze di polizia e forze armate), agenzie fiscali ed enti nazionali di previdenza. Sul sito www.agid.gov.it è possibile trovare diversi servizi utili ad adempiere alla nuova modalità di fatturazione: il numero verde per le emergenze 800-299940, gli strumenti per la visualizzazione, la trasmissione e il monitoraggio della fattura, i software per la verifica della firma digitale e il link di collegamento al sito sul Mercato elettronico della Pa.
L’obbligo di fatturazione si estenderà dal 31 marzo 2015 a tutti gli enti della Pubblica amministrazione ricompresi nel conto economico consolidato dello Stato. A definire le amministrazioni coinvolte, comunque, sarà l’elenco Istat dei soggetti nel conto economico consolidato dello Stato entro il 31 luglio. In tutto, sono 38 le amministrazioni coinvolte, per un complesso di 18mila uffici.
A definire le istruzioni e le modalità con cui la fatturazione elettronica sarà introdotta nel mondo della pubblica amministrazione, è il decreto 55 del 2013, che riprende le indicazioni della Finanziaria 2008, dove il documento digitale era stato annunciato per la prima volta.
D’ora in avanti, per tutti gli uffici che dovranno ricorrere alla fatturazione elettronica, sarà vietato accettare fatture emesse in forma cartacea, anche parziali, fino a che non sarà emessa una adeguata fattura elettronica. Gli enti coinvolti nel processo di avviamento della fatturazione elettronica, sono chiamati a iscrivere i propri uffici responsabili delle ricezioni all’indice delle pubbliche amministrazioni (IPA), che rilascerà un codice ad hoc per ogni ente, pubblicandolo successivamente sulla pagina www.idicepa.gov.it. Imprese e lavoratori autonomi dovranno emettere la fattura elettronica nei riguardi della PA anche nella modalità di nota, parcella o simili rendiconti, e, in questo modo, conservarla in relativo archivio digitale. A gestire lo scambio tra partita Iva e ente pubblico, arriverà il Sistema d’Interscambio coordinato dall’Agenzia delle Entrate, che riceverà la fattura da parte dei privati e provvederà a inoltrarla all’ufficio pubblico di riferimento. Una volta ottenuta la fattura tramite il Sistema d’Interscambio, quest’ultimo rilascerà una ricevuta di consegna che certifica la corretta ricezione da parte dell’ente pubblico; allo stesso modo, in caso di mancato recapito, lo Sdi farà presente all’operatore economico della non avvenuta trasmissione della fattura.