Il Presidente Soldati: “Il poter avere più tempo per ragionare su un piano che meglio soddisfi le esigenze di tutte le parti in causa è fondamentale”
Nuova proroga delle occupazioni di suolo pubblico. Dovrebbe essere approvato, in parlamento, l’emendamento che consente di far slittare le concessioni rilasciate, che erano valide fino al 31 dicembre 2022, di altri sei mesi. Gli esercenti che, per favorire la ripresa di un settore messo in crisi dalla pandemia, avevano usufruito degli spazi esterni alla propria attività, per la sistemazione di tavolini e pedane, potranno continuare a beneficiarne fino al prossimo 30 giugno.
“Dopo quella adottata lo scorso anno siamo davanti ad una ulteriore proroga – commenta il presidente Confesercenti Cesena Cesare Soldati – positiva per la città, per l’amministrazione e per gli esercizi che usufruiscono del suolo pubblico. Il poter avere più tempo per ragionare su un piano che meglio soddisfi le esigenze di tutte le parti in causa è fondamentale”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Fiepet Confesercenti di Cesena Alessandro Votta – “Il governo ha recepito le nostre istanze che a tutti i livelli (comune, regione, governo) abbiamo portato avanti in questi mesi. Permettere ai pubblici esercizi di continuare ad usufruire degli spazi pubblici con tavolini, ombrelloni e pedane potrà contribuire a sostenere con meno affanno i bilanci delle attività che hanno accumulato molti debiti a causa di pandemia e crisi energetica. Da non sottovalutare poi, visto il momento storico, la possibilità per le attività di mantenere stabile l’occupazione”.
“Per far sì che questa proroga non porti solo a una posticipazione del problema – continua Votta – serve che si continui a lavorare sul tema, per arrivare all’approvazione di regolamenti specifici a livello comunale che permettano alle attività di svolgere il loro lavoro al meglio. Dobbiamo passare da una situazione emergenziale ad una situazione strutturale con un giusto compromesso fra gli interessi delle parti”.
“I dehors sono uno spazio pubblico, non estraneo alla città, ma parte del tessuto urbano ed in questi anni ci siamo accorti come diano valore agli spazi pubblici – conclude Votta – per questo non vanno demonizzati ma considerati una risorsa importante per la città. Per aumentarne la qualità potrebbero servire maggiori investimenti ma come ogni imprenditore sa, per investire servono regole chiare e definite, in modo che si evitino distorsioni e si sprechino soldi”.