Finora bene le vendite a settembre e dicembre, brusca frenata a ottobre e novembre
Giovedì (5 gennaio) prenderanno il via in Toscana le vendite di fine stagione invernali, il primo grande appuntamento commerciale del 2023 e uno tra i più attesi dai consumatori. Fismo, la federazione dei negozi specializzati in moda di Confesercenti, stima la spesa media dei consumatori in 130 euro pro-capite.
«Facendo un primo bilancio sull’andamento delle vendite con i nostri associati – dice Daniele Tonfoni, presidente provinciale Fismo Pistoia e titolare di un negozio di abbigliamento in corso Roma a Montecatini – ci risulta che dall’inizio della stagione autunno/inverno a oggi si riscontra un buon inizio nel mese di settembre, seguito da una frenata nei mesi di ottobre e novembre. Il clima “primaverile” del periodo autunnale ha infatti avuto una forte ripercussione in negativo sulle vendite di abbigliamento. A questo si è affiancata la preoccupazione delle famiglie e delle imprese per il rincaro delle bollette, inflazione a due cifre e conflitto russo-ucraino in corso, che hanno generato una sensazione di incertezza che non ha aiutato l’economia in generale e quindi anche il commercio nel nostro territorio ne ha fortemente risentito».
«Il trend è stato abbastanza positivo a dicembre – prosegue Tonfoni – quando le vendite sono risalite anche grazie ai consumi legati al Natale e alle festività, permettendo ad alcune attività di fare anche meglio del 2019, periodo pre-pandemia».
Conclude Stefano Giachetti, vicedirettore provinciale di Confesercenti: «Quello dei saldi è un tema di primaria importanza, non solo per il settore abbigliamento, calzature e accessori, che registrano importanti flussi di clienti, ma anche per altri settori del commercio, movimentati in generale dalle persone che si muovono in provincia di Pistoia per lo shopping”.
“Dopo Natale e l’ultimo dell’anno, ora i negozi del settore moda puntano a concludere al meglio questa stagione con il periodo dei saldi, per i quali la clientela fa percepire già da adesso un grande interesse nel poter acquistare alcuni capi a un prezzo ridotto”.
“Per i saldi tradizionali è usanza che i consumatori premino i negozi di prossimità, nei quali possono verificare la veridicità dell’offerta. Siamo certi che i saldi siano una vera occasione per consolidare quello che definiamo “lo shopping sotto casa” nei negozi di prossimità, rinsaldando il patto che lega il negozio a ogni singolo consumatore, patto costruito soprattutto sulla fiducia, sulla relazione e sul servizio. Vogliamo ricordare che acquistare nel negozio è garanzia di una miglior esperienza d’acquisto e un gesto concreto di solidarietà per la propria comunità».