Ieri sera il primo incontro con i rappresentanti della Polizia di Stato organizzato dal Coordinamento delle associazioni di via del centro e da Confesercenti: “Denunciare sempre e utilizzare tutti gli accorgimenti per ridurre il rischio”
“Denunciare. Denunciare sempre”: è questa l’esortazione emersa più volte durante l’incontro fra i commercianti del centro e i rappresentanti della Polizia di Stato, svoltosi ieri sera. L’iniziativa, organizzata dal Coordinamento delle associazioni di via del centro, è la prima di una serie concordata fra la Confesercenti Torino e il questore di Torino, Vincenzo Ciarambino, nel corso del recente confronto sui problemi della sicurezza. L’intento è stato quello di fornire alcuni consigli sul modo di gestire una situazione critica come un furto, non solo nel malaugurato caso che si verifichi, ma anche in termini di prevenzione: messa in sicurezza del punto vendita, allarmi, serrande e tutti gli altri accorgimenti in grado di ridurre il rischio.
“La denuncia – hanno spiegato Alessandro Carini, dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura, e Michele Capobianco, dirigente del commissariato Centro / Via Verdi – non solo è utile per il perseguimento del reato già consumato, ma serve anche a monitorare il territorio, a fare emergere fenomeni nuovi, a valutare il livello di sicurezza nelle varie zone della città. Ma bisogna puntare soprattutto sulla prevenzione: negli ultimi tempi abbiamo aumentato nostre auto di pattuglia: arrivano a 25/30 nel turno notturno, mentre sono fra le 35 e le 40 durante il giorno. La loro stessa presenza rappresenta un deterrente e dà fiducia ai cittadini”.
Una maggiore presenza delle forze dell’ordine è anche ciò che hanno chiesto i commercianti, secondo i quali l’ora più critica per le rapine è quella della chiusura, a incasso della giornata non ancora depositato in banca. Durante la notte c’è poi il rischio di furti e spaccate: in questi casi il vero danno economico non è tanto il furto dell’esiguo fondo cassa lasciato nel locale, quanto quello causato a vetri, saracinesche e arredi del negozio.
“Intanto – hanno spiegato i rappresentanti della Polizia di Stato – neppure un euro andrebbe lasciato in negozio. Pensate – hanno detto ai commercianti – quale potere deterrente avrebbe comunicare che i commercianti hanno concordemente deciso di lasciare vuota la cassa a fine giornata: un piccolo onere in più dopo tante ore di lavoro che garantirebbe, però, un grande risultato. È poi necessario avere un allarme efficiente. Quanto alle telecamere, non hanno un potere di deterrenza particolarmente elevato, ma le loro immagini possono essere utili a supporto della denuncia. Attenzione al loro posizionamento: vanno rivolte all’interno e non all’esterno e non possono essere dirette verso i dipendenti”.
“L’ essenziale – hanno concluso – è che si rafforzi il rapporto fra i commercianti e le forze dell’ordine, anche attraverso l’app You Pol, strumento di segnalazione di situazioni critiche e anche di proposta”. “È proprio in questo spirito di collaborazione – ha detto Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – che abbiamo proposto questi incontri: per questo ringraziamo il questore Ciarambino per la disponibilità dimostrata. La prossima iniziativa riguarderà i commercianti di San Salvario”. “Si tratta di incontri – ha spiegato Fulvio Griffa, presidente del Coordinamento delle associazioni di via del centro – da cui devono emergere indicazioni pratiche per aumentare il livello di sicurezza delle nostre attività”.