L’intesa è stata ratificata oggi dalle due associazioni.
L’Associazione Nazionale Sapar, Servizi Apparecchi per le Pubbliche Attrazioni Ricreative, aderisce a Confesercenti. L’intesa, che allarga il sistema di rappresentanza della associazione di imprese ai circa 1.500 gestori, produttori e rivenditori di apparecchi per il gioco leciti e da intrattenimento di Sapar, è stata ratificata oggi dalle due associazioni.
“Siamo felici di accogliere una grande realtà associativa come Sapar” commenta Massimo Vivoli, Presidente di Confesercenti. “Il settore degli apparecchi per il gioco in Italia è uno dei pochi ad essere cresciuto anche durante la fase più dura della crisi. Questo tipo di giochi genera una raccolta complessiva di 47 miliardi. Gli apparecchi da intrattenimento sono un’eccellenza del nostro Paese, che affonda le sue radici nell’industria elettromeccanica tradizionale, e che oggi dà lavoro a circa 5000 imprese e permette a quasi 90mila esercenti di usufruire di un reddito integrativo per la propria attività. Il settore ha dunque grandi potenzialità, e va sostenuto. C’è bisogno di una politica industriale che favorisca le occasioni di sviluppo della filiera del gioco regolamentato, tenendo conto delle esigenze di sicurezza e dell’effetto delle scelte sull’attività delle imprese. Senza pregiudizi, come invece troppe volte accade per il gioco: la questione del contrasto al gioco compulsivo o patologico va affrontata nel quadro complessivo delle dipendenze, senza strumentalizzazioni. Altrimenti si colpisce, senza risultato, un pezzo importante della nostra economia, in primis per l’erario, che nel 2014 ha incassato 4 miliardi dal settore”.
“Entrare a far parte di Confesercenti è un privilegio che ci dà la possibilità di rendere ancora più forte una filiera vessata da una legge di stabilità che quest’anno darà forse il colpo di grazia alle aziende di gestione”. Commenta così il presidente dell’Associazione Nazionale Sapar Raffaele Curcio. “Mi auguro che insieme a Confesercenti riusciremo a dare maggiore voce ad un settore in sofferenza sotto il peso di una normativa che porterà ad una tassazione per le aziende che va oltre il 70% del cassetto, improponibile ed inaccettabile senza un periodo transitorio adeguato per la sostituzione degli apparecchi, necessario per la sostenibilità della filiera. Evidentemente la legge di stabilità dello scorso anno non ha fatto riflettere la classe politica, la quale ha riproposto una legge dagli effetti disastrosi per il settore. In ogni caso la filiera sarà costretta ad impugnare nuovamente la legge per evitare l’inevitabile chiusura delle aziende. Ormai è evidente che ci sia la volontà, attraverso un disegno strumentale chiaro a tutti, di azzerare la filiera degli apparecchi, e certamente non con lo scopo di tutelare i cosiddetti ludopatici, né tantomeno i minori che troveranno libero sfogo nelle altre offerte lecite ed illecite. È chiaro quindi: quello del GAP è solo un paravento per concentrare il gioco in mano a pochi grandi operatori, a scapito di migliaia di aziende e centinaia di migliaia di lavoratori. Da parte nostra, e mi auguro con il sostegno di Confesercenti, difenderemo fino allo stremo le aziende di settore ed i livelli occupazionali contro una norma scellerata che ha lo scopo di cancellare solo le aziende di gestione. Ci batteremo fino alla fine per difendere il nostro diritto di fare libera impresa”.