Le guide chiedono esami di abilitazione svolti mediante bando pubblico, fuori dal sistema di Enti formatori privati
Nei prossimi giorni fino, massimo i primi di febbraio è prevista una riunione della Conferenza Stato-Regioni in cui potrebbe essere sancita l’Intesa Stato-Regioni sulla guida nazionale, già firmata dalla Conferenza delle Regioni il 21 dicembre. Viste le proteste delle Associazioni di Categoria e dei Sindacati, il Ministro Franceschini ha voluto prendere una pausa di riflessione ed ha rinviato la firma per valutare meglio la questione.
Federagit Confesercenti, sindacato di categoria delle guide turistiche, in un territorio con il più alto numero di guide turistiche in Italia dichiara: Che l’intesa Stato- Regioni sia una forma del tutto inadeguata per regolamentare la professione di guida turistica e che una professione deve essere disciplinata da un apposita Legge dello Stato. La categoria, contesta l’estensione a tutte le Regioni del sistema toscano dei corsi di formazione privati abilitanti. Tale sistema prevede corsi ancorati all’esame finale svolto all’interno dell’Ente Formatore privato.
Dall’approvazione dell’Intesa partiranno corsi in tutta Italia e gli esami di abilitazione per guida saranno in mano ad Enti privati.
Federagit chiede esami di abilitazione svolti mediante bando pubblico, fuori dal sistema di Enti formatori privati.
Inoltre la professione di guida deve essere considerata una professione intellettuale, la sua qualificazione professionale deve essere di alto livello. Riteniamo che il titolo di studio per l’accesso all’esame di guida (per i futuri esami) deve essere almeno una laurea triennale. No ai corsi obbligatori effettuati da Enti privati. Per i candidati di madrelingua non italiana deve essere richiesta un’ ottima conoscenza dell’ italiano.
– Sì all’urgente definizione della Guida Specializzata e dei “siti di particolare interesse storico, artistico e archeologico per i quali occorre una specifica abilitazione” (in applicazione della Legge 97/ 2013 art. 3 comma 3).
Le guide turistiche ricadono sotto la Direttiva Europea Professioni e non sotto la Bolkestein.
Come è stato garantito ad ambulanti e balneari, chiediamo almeno un rinvio dell’applicazione della Bolkestein.
Per questi motivi abbiamo organizzato un presidio per martedì 9 gennaio a roma davanti al MIBACT, a via del Collegio Romano dalle 11,00 alle 14,00.
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