Il Consiglio regionale approva la “sanatoria” generalizzata per la grande distribuzione non autorizzata. Previsto il perdono anche per chi commetterà altri abusi entro il 30 aprile.
Santori e Giammarino: “Colpo mortale alla fiducia nei confronti delle istituzioni, i consiglieri mostrino coraggio”
Una sanatoria generalizzata per i centri commerciali abusivi e per quelli che faranno abusi entro il 30 aprile 2014 è stata approvata dal Consiglio regionale d’Abruzzo. «Un condono a tutti gli effetti – denunciano il presidente di Confesercenti Bruno Santori ed il direttore Enzo Giammarino, assieme ai quattro presidenti provinciali di Confesercenti Franco Menna (Chieti), Domenico Venditti (L’Aquila), Daniele Erasmi (Teramo) e Raffaele Fava (Pescara) – che non solo “perdona” gli abusi commessi finora, ma addirittura dà la possibilità di commetterne altri entro il 30 aprile. Una situazione paradossale per la regione con la più alta concentrazione di centri commerciali in Italia ed a continuo rischio di infiltrazioni malavitose, un’offesa non solo al buon senso ed alla trasparenza, ma anche al diritto degli abruzzesi a difendere il proprio territorio dal dissesto». La norma, già approvata in Consiglio senza il coinvolgimento delle associazioni di categoria, prevede infatti di «regolarizzare le attività produttive che, alla data del 30 aprile 2014, vengono esercite nelle aree industriali in violazione dei vigenti piani regolatori industriali degli ex Consorzi per le aree di sviluppo industriale e/o delle disposizioni regolamentari da questi ultimi adottate».
«Da associazioni responsabili quali siamo – sottolineano Santori e Giammarino – ci eravamo resi disponibili ad ascoltare le proposte delle istituzioni su determinate e isolate situazioni, ma nessun passo ulteriore è stato compiuto, salvo poi trovarci con questa legge approvata di nascosto che ha prodotto un vero e proprio mostro giuridico, che espone l’Abruzzo a nuovi rischi tanto più perché in piena campagna elettorale. Per questo sosteniamo con forza l’iniziativa del consigliere Maurizio Acerbo, che ci auguriamo venga sostenuta da altri consiglieri di maggioranza ed opposizione, che ha già presentato una proposta di abrogazione della legge che domani verrà discussa. Da parte nostra attiveremo ogni canale di comunicazione presso i soci affinché conoscano quanto avvenuto, e siamo pronti ad una mobilitazione generale per la legalità e contro l’abusivismo. Non vogliamo un Abruzzo forte solo con i deboli: vale la pena ricordare che se un commerciante affigge una locandina senza timbro delle affissioni, viene multato salatamente, mentre ora viene approvato un vero e proprio invito all’abuso da parte dei centri commerciali. I consiglieri regionali – concludono i vertici di Confesercenti – abbiano un moto di orgoglio e di coraggio e fermino questo scandalo».