Cuomo: “Invieremo un documento emendativo volto a superare il limite delle due notti dell’Art. 4 per gli affitti brevi”
“Siamo soddisfatti e accogliamo con favore la nuova disciplina, le nostre istanze sono state ascoltate: ringraziamo il ministro Santanchè per la puntualità e la coerenza con cui ha mantenuto l’impegno di presentare un testo di legge per gli affitti brevi prima dell’estate”.
Così, in una nota, Claudio Cuomo, presidente di AIGO Confesercenti, che oggi ha partecipato, insieme agli altri rappresentanti delle associazioni di settore, al tavolo di lavoro, convocato presso il Ministero del Turismo, sulla bozza del disegno di legge volto a disciplinare a livello nazionale la gestione delle locazioni brevi.
“Era necessaria una disciplina uniforme a livello nazionale, volta a fronteggiare il sovradimensionamento e le potenzialità dei territori e salvaguardare i centri storici. Tuttavia – prosegue Cuomo – riteniamo ingiusto ed evidentemente riduttivo ricondurre alle sole locazioni brevi il problema dello spopolamento dei centri storici, fenomeno nato prima di Airbnb. Anzi, la riqualificazione di interi quartieri nelle città italiane è passata, e passa tuttora, per la messa a reddito ai fini turistici degli immobili, contribuendo alla nascita di nuove imprese e favorendo l’occupazione”.
“Ci riserviamo però – afferma il presidente di AIGO – di sottolineare l’inadeguatezza della limitazione temporale e dimensionale dell’art. 4 del testo, che a nostro giudizio va eliminato. Abbiamo, infatti, gestori che operano sia in località dove ci sono stazioni ferroviarie, porti, aeroporti, sia in comuni con più o meno di 5000 abitanti, ospitando con frequenza clienti business di una notte e che sarebbero limitati.
Inoltre, si creerebbe confusione tra comuni: immaginiamo un comune confinante con un altro, dove la densità abitativa è differente, ed un gestore a pochi metri dall’altro possa, differentemente, ospitare un cliente per una notte. Si tratta, di fatto, di un limite alla libera concorrenza: Antitrust, normativa Europea, Tar Regionali e non ultimo quello del Lazio, hanno unanimemente sancito il principio di non limitare la libera concorrenza.
Per questo invieremo, come richiesto dal Ministero, un documento emendativo volto a superare il limite delle due notti”. “Infine – conclude Cuomo – per quanto riguarda il Codice Identificativo Nazionale, siamo ansiosi di vederlo all’opera: ci chiediamo infatti se queste leggi varranno anche per le OTA che hanno sede all’estero, su cui transitano il 90% delle prenotazioni, e se le sanzioni saranno efficaci”.