Il Presidente di Confesercenti: logo sia solo una delle prime azioni
“La giunta comunale di Agrigento ha deciso che Girgenti da ora in poi sarà la denominazione del suo centro storico. Una scelta corretta sia dal punto di vista dell’opzione culturale sia per le ricadute economiche che ne potrebbero conseguire se si vuole investire in tale direzione individuando un marchio che racconti l’identità poliedrica di un’area urbana, che non è solo un luogo del commercio, ma anche della storia, delle emozioni e delle relazioni.
ll logo deve essere comunque solo una delle prime azioni a sostegno del centro, al quale seguiranno percorsi di formazione per gli operatori e indagini di mercato. Questa è una partita che si vince solo se ha come interlocutori imprenditori del centro storico che credono in questo progetto e decidono di investirvi
Raccontare il centro storico nel suo insieme, come patrimonio di cultura e di civiltà, come luogo della memoria e spazio per progettare il futuro, come centro commerciale naturale storicamente legato alla vita degli agrigentini: è questo il vero progetto da realizzare non solo per la città ma con la città per costruire una cornice comune all’interno della quale promuovere iniziative, manifestazioni e nuove strategie per sostenere il cuore della città e il commercio del centro.
Il centro antico di Agrigento per competere con i nuovi luoghi del commercio deve proporsi come centro commerciale naturale, quale storicamente è stato, ed assumere un’identità precisa recuperando il suo ruolo di centro pulsante di una comunità.
Non serviranno tanti eventi spot quanto piuttosto un lavoro che possa durare negli anni e che sia sostenuto da una adeguata strategia culturale per far cambiare passo alla città anche attraverso un logo che evoca la tradizione e la storicità del centro.
In precedenza le iniziative che gravitano sul centro storico sono state promosse in maniera parcellizzata e discontinua. La presenza di un logo unico permetterà ora di esprimere in maniera unitaria l’offerta del centro storico rispetto alle occasioni di intrattenimento, svago, commercio, sottolineando il ruolo del centro come cuore della città, che diventa luogo di condivisione e incontro per le persone.
Il progetto dovrebbe prevedere inoltre la realizzazione di focus group e seminari formativi finalizzati allo scambio di buone pratiche, all’approfondimento di interventi e progetti realizzati in altri contesti, con giornate di formazione che saranno rivolte sia agli operatori economici, sia al personale delle associazioni di categoria e degli Enti interessati ad esperienze di gestione integrata del commercio urbano.
Si potrebbero prevedere inoltre iniziative per il recupero dei locali sfitti per favorire l’avvio di nuove attività di impresa commerciali e artigianali giovanili.
La sfida per un rilancio del centro storico è di realizzare, anche e soprattutto in tempo di crisi, una strategia comune per competere con i poli di offerta extraurbani, grazie a una regia unitaria a favore della valorizzazione dei beni artistici e monumentali, dei contenitori culturali, di tutti i punti vendita rispetto alla pianificazione strategica, all’articolazione dell’offerta dei servizi e alle attività di marketing.
Gli obiettivi del progetto per il centro storico che sono rivolti in particolare a valorizzare la parte antica della città non possono prescindere dal fondamentale apporto degli operatori economici, che non possono che essere protagonisti per la buona riuscita dell’iniziativa”.