Il Presidente Erasmi: “Pesano gli aumenti delle materie prime. Necessario intervenire per contrastare il caro-vita e restituire potere d’acquisto agli italiani”
Un bilancio complessivamente in positivo anche se trainato dalle promozioni e condizionato dagli acquisti last minute. È questa la fotografia degli acquisti della Pasqua 2023 scattata da Fiesa, Federazione Esercenti dell’Alimentazione Confesercenti, nei negozi alimentari e nella piccola e media distribuzione.
“L’acquisto di merce in offerta – spiega la Fiesa – è risultato in crescita del 10% nel periodo pasquale. Una tendenza che stavamo verificando già da qualche settimana e che presumiamo continuerà nei prossimi mesi, a testimonianza di come una parte della popolazione stia vivendo problemi economici. Queste difficoltà sono dimostrate anche dall’abbandono di alcuni prodotti alla cassa, dopo una verifica della spesa effettuata. Inoltre gli operatori segnalano la crescita di piccoli furti nei negozi”.
“Le vendite risultano leggermente in crescita sullo scorso anno (+5%, ad eccezione del comparto della carne, che resta stabile, e di quello del pesce che, da inizio anno, ha evidenziato un calo del -20%). Gli acquisti – sottolinea Fiesa – si sono concentrati su quei prodotti che, per tradizione, non possono mancare sulle tavole a Pasqua, come pizze dolci e salate, carni da griglia e agnello, salumi, colombe, frutta e verdura di stagione”.
“Inoltre i negozi alimentari e i piccoli supermercati hanno dovuto fare i conti con notevoli rincari della merce all’ingrosso (carne +10/15%, pesce +10%, dolci e pizze al formaggio +5/10%, ortofrutta +5%), trainati dall’aumento generalizzato dei prezzi di materie prime ed energia. Il rischio è che ora a salire saranno, probabilmente, anche i prodotti a scaffale”.
“Abbiamo cercato di contenere in tutti i modi i prezzi – dice il Presidente di Fiesa Daniele Erasmi – ma non sappiamo per quanto riusciremo ancora a farlo. Accogliamo positivamente l’annuncio del taglio del cuneo fiscale: sono necessari rapidi interventi di riduzione delle tasse per cittadini ed imprese, in modo da recuperare il potere d’acquisto degli italiani e incentivare la spesa. Solo così tutti gli italiani potranno tornare ai ritmi pre-Covid”.