Imprese produttrici e rete commerciale si stringono la mano per combattere la crisi con un obiettivo comune: ridurre i rischi e rilanciare le vendite. Negli ultimi tre anni la pesante situazione economica ha colpito duramente gli esercizi commerciali che, a migliaia, hanno dovuto cessare l’attività. La riduzione drastica delle vendite ed il conseguente lievitare dei magazzini, oltre all’incremento dei costi di gestione ed alla pressione fiscale, hanno indotto molti, moltissimi ad alzare le braccia in segno di resa. Confesercenti FISMO, per fronteggiare questa emorragia e rilanciare il settore, ha accolto e fatto sua la proposta di cooperazione tra imprese produttrici e negozi di moda elaborata da Jolty Studio Associato, in collaborazione con il centro per l’innovazione Lugonextlab. Il progetto, denominato ALTOITALIANO, si propone di creare un nuovo equilibrio fra distribuzione commerciale e produzione, fra rischio e redditività, inserendosi sul modello tradizionale di vendita. Un’idea che permette ai negozianti di lavorare unicamente sul piano delle vendite, senza doversi accollare il rischio della giacenza e dell’invenduto ed alle imprese consente di sviluppare un sistema simile a quello delle catene di negozi diretti dei grandi marchi, senza la necessità di investimenti solitamente richiesti per allestire una rete capillare di punti vendita propri. Inoltre, si elimina la piaga dell’insoluto, unendo forze e risorse per ottenere risultati promozionali e organizzativi inediti.
Presentato questa mattina nel corso di un convegno, il progetto ha riscosso grande interesse da parte delle aziende produttrici del settore moda e degli esercenti.
“Solo con la condivisione tra diversi attori della filiera moda – ha detto Paolo Galli, titolare della Jolty Fashion – si puo’ salvare il sistema produttivo e commerciale del made in Italy”.
“Altoitaliano rappresenta un progetto innovativo e concreto, un nuovo modo di affrontare il cambiamento – ha sottolineato Roberto Manzoni, presidente della Fismo-Confesercenti – in grado di creare soluzioni per fronteggiare la crisi economica ed il drammatico calo dei consumi”
Proprio il difficile quadro economico, le difficolta’ delle imprese e la crescente mortalita’ dei negozi, hanno spinto molti addetti ai lavori a chiedere una rapida realizzazione del progetto.
“L’associazione – ha spiegato Mauro Bussoni, segretario generale di Confesercenti – ha raccolto il grido di allarme e di preoccupazione delle imprese e si e’ impegnata, con il progetto Altoitaliano, a promuovere opportunita’ di sviluppo attraverso la creazione di una rete tra produttori ed esercenti”.
Brochure e materiale disponibile qui