Anva Confesercenti Liguria su linee guida rinnovo concessioni

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Il Presidente Rossi: “Importante l’intervento della Regione per uniformità sul territorio”

«È nota ormai a tutti l’irrisolta vicenda del rinnovo di alcune migliaia di concessioni per l’esercizio del commercio su aree pubbliche scadute, che a giudizio di Anva Confesercenti Liguria – esordisce il presidente regionale dell’associazione, Giulio Rossi – comunque è ancora possibile qualora i Comuni applicassero le disposizioni attualmente in vigore (di cui all’art. 11 della legge 30 dicembre 2023, n. 214), in considerazione del fatto che la segnalazione del Presidente della Repubblica del 2 gennaio 2024, sull’ipotetico contrasto di tale norma con l’ordinamento europeo, di fatto è da considerarsi superata dallo stato di fatto del comparto. I mercati infatti sono sempre più “spopolati” per effetto della crisi in atto, determinando una disponibilità di concessioni tale da rendere inapplicabile il divieto di rinnovo, non sussistendo alcuna “scarsità della risorsa”. Senza contare che la menzionata legge prevede l’implicito rinnovo nel caso della mancata conclusione del procedimento da parte dei Comuni entro il 30 giugno 2024».

«Per significare quanto sopra evidenziato – prosegue Rossi -, Anva-Confesercenti ha inviato nelle scorse settimane al Ministro delle imprese e del made in Italy le sue osservazioni, che riguardano anche il nodo delle linee guida per i futuri rinnovi, che spetta al Mimit adottare, previa intesa in Conferenza unificata. La bozza del provvedimento, a nostro avviso, presenta gravissime criticità, che necessitano di essere superate prima dell’adozione finale.

«Oltre a diversi elementi di merito, come Anva-Confesercenti lamentiamo in particolare uno scarso ruolo assegnato alle Regioni nei futuri iter di rinnovo delle concessioni. Alle stesse infatti, in relazione alla propria potestà legislativa in materia di commercio, dovrebbe essere riconosciuta la competenza a pronunciarsi, al fine di uniformare i princìpi applicabili su scala nazionale relativi ai criteri, in modo da divenire punto di riferimento nei confronti dei Comuni, i quali altrimenti verrebbero ad avere un’eccessiva discrezionalità, tale da comportare un’evidente e macroscopica differenziazione dei procedimenti, dannosa per il tessuto delle imprese del settore, specie per quelle che operano su più comuni come i nostri operatori delle riviere o dei fieristi.

«Per tali ragioni – conclude il presidente Anva-Confesercenti – accogliamo con favore l’intervento del consigliere regionale delegato allo sviluppo economico Alessio Piana che vede la nostra Regione in prima linea, a fianco delle associazioni di categoria del settore, per rimediare ad un situazione potenzialmente devastante per il comparto».

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