Il convegno che si è svolto nella prestigiosa sede della Camera di Commercio di Roma, è stato l’occasione per trattare un tema particolarmente sentito da tante famiglie e, di conseguenza, da tanti agenti immobiliari a Roma
“Affrancazione dai prezzi massimi di cessione. Un confronto tra gli attori coinvolti”, è questo il titolo del convegno organizzato da ANAMA, l’Associazione di Confesercenti che raggruppa gli operatori del settore immobiliare e i mediatori creditizi, al motto di “imprese guidate da professionisti”, che si è tenuto il 13 giugno.
Sul tema delle affrancazioni è intervenuta recentemente la delibera n. 10/22 approvata dall’Assemblea Capitolina. Infatti, ad intervenire l’ANAMA ha chiamato l’Assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia e il Direttore della Direzione Edilizia Fabrizio Mazzenga.
Il convegno che si è svolto nella prestigiosa sede della Camera di Commercio di Roma – Sala del Consiglio è stata l’occasione per trattare un tema particolarmente sentito da tante famiglie e, di conseguenza, da tanti agenti immobiliari a Roma.
Il saluto iniziale è stato dato da Valter Giammaria, Presidente della Confesercenti di Roma, in veste di moderatore era presente Filippo Crocè, presidente Provinciale di ANAMA Roma ed i contributi alla tematica proposta sono stati dati da illustri esperti, tra i quali Federico Gobbi, docente di estimo, che ha parlato del panorama normativo relativo al diritto di superficie e all’affrancazione.
Le principali criticità sottolineate dagli interventi dei dirigenti dell’associazione degli agenti immobiliari – Renato Maffey Presidente Nazionale ANAMA e da Filippo Crocè e Fabio Cosentino, rispettivamente Presidente Provinciale e Consigliere Provinciale ANAMA Roma, riguardano i tempi di lavorazione delle istanze di affrancazione del prezzo massimo di cessione. Infatti, dalla presentazione all’ottenimento della determinazione dirigenziale di autorizzazione alla stipula della convenzione, ci vogliono circa 11 mesi. A questo va aggiunto il tempo necessario all’ufficio stipule di Roma Capitale per concordare l’appuntamento con il notaio designato alla stipula della convenzione, ovvero circa 30/40 giorni. In fine, la disparità di trattamento per i cittadini romani sulla cessazione dei vincoli sulla piena proprietà ultraventennale che è lasciata alla libera interpretazione dei notai, una delle conseguenze della deliberazione n. 10 dell’assemblea capitolina del 01/02/2022.
L’ANAMA Confesercenti ha presentato delle proposte per affrontare le attuali criticità. La prima, vuole l’istituzione di un tavolo tecnico tra ANAMA, Roma Capitale e Consiglio Notarile dei distretti di Roma, Civitavecchia e Velletri. La seconda, il ripristino della procedura di calcolo on-line del canone di affrancazione, che al momento risulta disattivata. La terza, la creazione di una procedura che trascorsi i 90 giorni previsti dalla attuale normativa, consenta comunque al cittadino di stipulare la convenzione di affrancazione.
Il confronto con l’assessore Veloccia e con il direttore Mazzenga, che hanno accolto con favore ed in un clima di collaborazione molte delle proposte avanzate, è stato positivo e proficuo. Adesso ANAMA attende la costituzione del tavolo tecnico per dare le risposte che agenti immobiliari, proprietari di case e cittadini attendono.