Piemonte e Torino a due giorni dall’inizio dei saldi estivi c’e’ un po’ di delusione tra i commercianti di Torino e Provincia. La maggioranza di loro parla di un livello di vendite in linea con quello della scorsa stagione (certamente non fortunata) e i più ottimisti si spingono a ipotizzare al massimo un +3/5% a fine giornata. “La delusione dei colleghi – commenta Stefano Papini, Presidente di Confesercenti – è anche la nostra. Quei piccoli segnali positivi che si potevano ipotizzare e sui quali anche noi contavamo non si sono ancora manifestati, speriamo che nei prossimi giorni le cose possano cambiare”.
A Milano gli imprenditori contattati dalla Confesercenti dichiarano che quest’anno i saldi sono andati meglio, i negozi del centro erano affollati soprattutto la zona del Duomo e del quadrilatero, un po’ meno le zone centrali. Gli sconti partono dal 20% al 30% con punte del 40%, i compratori in molti casi sono clienti abituali dei negozi e come sempre molti stranieri, alla ricerca del prodotto di qualità a prezzo vantaggioso.
A Varese e Provincia sostiene Rosa Ivonne, Presidente Fismo, le vendite sono state discrete e sono andate come lo scorso anno e ci si augura un +20% rispetto ai mesi di maggio e giugno decisamente negativi, complice anche il cattivo tempo.
Firenze e Toscana a Firenze i saldi sono iniziati come lo scorso anno, afferma il Presidente Provinciale di Firenze della Fismo, Franco Frandi, non ci sono state grandi file, ma la situazione è stata interessante e movimentata, decisamente più positivo l’andamento in Provincia.
In Provincia di Siena si registra un + 10% di prodotto relativo alla fascia medio alta, mentre il prodotto di fascia più economica varia da zona a zona, comunque con percentuali negative rispetto all’anno scorso mediamente -20%.
A Roma la partenza è stata decisamente negativa, sostiene il Presidente Provinciale di Roma, Valter Giammaria. Si registra un -20%, rispetto allo scorso anno, ma c’era da aspettarselo, dal momento che i saldi sono partiti da diverso tempo, vedi la grande distribuzione commerciale e gli outlet. Quest’ultimi, infatti, non dovrebbero usufruire dei saldi, perché vendono prodotti non più di stagione. Il problema vero è che non ci sono controlli e non vengono commutate sanzioni serie nei confronti di chi viola la disciplina, è necessario rivedere la regolamentazione, i saldi devono durare al massimo un mese ed iniziare non di sabato, ma durante la settimana ed alla fine della stagione estiva.
Decisamente diversa la situazione in Campania che registra quest’anno, dopo diversi anni segnati da flessioni negative, un andamento positivo. Iniziati il 2 luglio, nella Provincia di Caserta registriamo un + 10% rispetto al 2013, sostiene il Direttore Regionale Confesercenti, Pasquale Giglio.
Le Provincie di Salerno ed Avellino hanno visto un piccolissimo incremento delle vendite rispetto allo scorso anno, nella Provincia di Benevento, in controtendenza rispetto alle altre Province. I saldi pero’ non stanno producendo l’aumento delle vendite tanto sperato dagli esercenti ed alcuni commercianti della città di Benevento dichiarano di avere subito una contrazione di almeno -15%.
La Provincia di Napoli ha visto un decremento pari a -20% rispetto allo scorso 2013, sostiene il Direttore Provinciale di Napoli, Rosa De Stefano.
Decisamente in linea con lo scorso anno le vendite di fine stagione, afferma Oronzo Rifino, Presidente della Fismo di Bari e Provincia: “Certo ci aspettavamo di più e nemmeno gli 80 euro in busta paga di Renzi hanno contribuito a rilanciare questo importante momento economico per il nostro settore, aspettiamo di fare un bilancio più articolato nei prossimi giorni”.
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